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Dopo l’invasione dei granchi blu, nell’Adriatico scatta una nuova emergenza: la moria delle vongole preoccupa gli operatori locali e non solo.
L’invasione del granchio blu nel mare della costa adriatica ha procurato, negli ultimi anni, diversi danni ai pescatori locali, ma anche all’intera catena commerciale ittica. Questa specie aliena ha devastato la flora e la fauna del mare e contrastarla per gli addetti ai lavori non è facile, soprattutto se non si interviene con metodi mirati e utili per ripristinare un sorta di normalità dell’ecosistema marittimo. La situazione poi negli ultimi mesi è peggiorata notevolmente visto che l’Adriatico e i pescatori che operano nella zona hanno dovuto affrontare una nuova emergenza: la moria delle vongole.
I pescatori infatti negli ultimi tempi si sono ritrovati un pescato impossibile da commercializzare. Nelle reti sono finite soprattutto gusci vuoti di vongole, ma anche altri molluschi. Un dato che evidenzia come la situazione sia più grave di quanto si potesse ipotizzare e come sia precipitata in modo drastico. Già i granchi blu hanno decimato la pesca delle vongole, inoltre va tenuto conto che questi molluschi per raggiugere la misura legale per essere pescati necessitano di circa due anni, e ora anche l’inquinamento del mare non è favorevole agli amati molluschi.
In attesa di dati ufficiali, Arpae, l’Agenzia per la prevenzione dell’ambiente e dell’energia dell’Emilia Romagna, ha ipotizzato la causa della moria delle vongole, sostenendo che l’elevata quantità di acqua dolce che si è riversata nell’Adriatico durante i giorni di pioggia ha provocato la morte dei molluschi soffocandoli. Il fenomeno riguarda l’intera zona: a Gora infatti sono morti una miriade di cannolicchi.
L’acquacoltura italiana sotto pressione: dal granchio blu ai drammi climatici
La situazione dell’acquacoltura italiana è critica: pescatori e imprenditore del settore sono in crisi e difficilmente riusciranno a sopravvivere al dramma in corso. Il granchio blu ha decimato la produzione di cozze e vongole e la sua presenza è ormai fuori controllo. La criticità si è poi intensificata a causa delle condizioni climatiche che non hanno favorito il pescato dei molluschi.

Gli allevamenti infatti sono ormai scomparsi e gli addetti ai lavori hanno puntato sulla pesca al largo considerandola decisamente più redditizia. Valutazione che non ha dato esito positivo visto che le vongole sono vuote e destinate allo smaltimento. Un danno che non è limitato al periodo, ma che sembra proiettarsi al futuro. Urge un intervento immediato e diretto per tutelare la filiere e provare a salvare un prodotto ittico da sempre presente nei mari italiani.