
Auto elettriche, rinviati gli incentivi da 11mila euro: cosa sta succedendo - Ecoblog.it
Che fine hanno fatto gli incentivi da 11mila euro per l’acquisto di una nuova auto elettrica? Cosa sta succedendo al Bonus.
Dopo la crescita, anche in misura minore rispetto al resto dell’Europa, del mercato delle auto elettriche in Italia dello scorso anno, secondo molti esperti il 2025 e il 2026 potrebbe essere l’anno della svolta. A spingere questo trend anche diversi fattori, come le limitazioni per l’auto diesel da un parte e gli incentivi promessi dall’altra.
Già perché il grande annuncio dei mesi scorsi sulla possibilità di richiedere fino a 11mila euro di incentivi in caso di acquisto di una nuova auto elettrica potrebbe spingere molti italiani a cambiare vettura nei prossimi mesi. Ma, ed è la domanda che attanaglia tanti in questo momento, che fine hanno gli incentivi?
Rinviati gli incentivi da 11mila euro per le auto elettriche
Nei mesi scorsi il Governo ha annunciato lo stanziamento di 597milioni di euro – fondi provenienti dal PNRR – come incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica. Sono però diversi i requisiti da rispettare per chi ne vorrà fare richiesta. In primo luogo potrà fare domanda chi vive in un Comune con oltre 50mila abitanti o nella sua zona di pendolarismo, con un ISEE massimo di 40mila euro: da 30mila a 40mila euro, il bonus massimo è 9mila euro mentre sotto i 30mila si potranno richiedere fino a 11mila euro di incentivi.
Bisogna inoltre ricordare che è obbligatorio rottamare un’altra auto benzina o diesel fino a Euro 5 e si potrà comprare un auto a listino (con escluse Iva e optional) da 35mila euro. A queste condizioni lo sconto arriverà direttamente al momento dell’acquisto.
Ma, come accennato, ci sono dei ritardi tecnici. Chi aspettava di poter richiedere gli incentivi già da questo settembre resterà deluso, dal momento che il Bonus è stato sospeso. Ad annunciare lo stop momentaneo è stato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ma il Governo ha fatto sapere che non si dovrà aspettare molto, qualche settimana se tutto andrà bene, con l’apertura delle domande tra metà ottobre o al massimo inizio novembre

A margine del Forum di Cernobbio, il Ministro Pichetto Fratin ha spiegato: “Il governo valuterà a breve se procedere con le attuali mappe o se attendere la nuova elaborazione dell’Istat. Se le modifiche sono poche, potremmo decidere di procedere in base alle aree già definite”. Il problema riscontrato riguarda il requisito della residenza nei Comuni con oltre 50mila abitanti e nelle aree circostanti. Proprio per quest’ultime si sta lavorando, ovvero per le zone urbane funzionali o meglio zone di pendolarismo, che l’Istat sta aggiornando con nuove mappe.
Una modifica non da poco, dal momento che l’Ente potrebbe aggiungere o togliere zone circostanti ai grandi Comuni, ampliando e riducendo la platea dei beneficiari. In queste zone è più probabile che ci siamo residenti che fanno i pendolari verso la grande città e che potranno dunque richiedere una iuto concreto per l’acquisto di un auto elettrica.
Quando il Governo annuncerà il via libera per gli incentivi, sarà possibile farà domanda su una piattaforma apposita (al momento in fase di sviluppo). Sarà necessario carica la targa dell’auto da rottamare, un’autodichiarazione sulla residenza, oltre ovviamente a compilare i form sui propri dati anagrafici. Soltanto dopo sarà possibile presentare la documentazione al concessionario ed ottenere lo sconto direttamente in fattura.