
Scoperta scientifica in Sardegna: nuova specie di ape vive tra le dune costiere - ecoblog.it
Scoperta in Sardegna una nuova specie di ape selvatica, Andrena culucciae, tra le dune di Culuccia. Lo studio dell’Università Roma Tre rivela l’importanza di proteggere la biodiversità mediterranea.
Nella Penisola di Culuccia, una sottile lingua di sabbia nel Nord-Est della Sardegna, la scienza ha compiuto un passo importante per la conoscenza della biodiversità mediterranea. Un gruppo di entomologi dell’Università Roma Tre ha infatti scoperto una nuova specie di ape selvatica, battezzata Andrena culucciae in onore del luogo dove è stata rinvenuta.
La ricerca, condotta da Matteo Annessi — oggi dottorando in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi — sotto la supervisione del professor Andrea Di Giulio e con il contributo genetico della dottoressa Alessandra Riccieri, rappresenta un tassello prezioso per lo studio degli impollinatori mediterranei.
L’indagine è nata come tesi magistrale e ha combinato tecniche di tassonomia classica, come l’osservazione morfologica al microscopio, con metodi moderni come la microscopia elettronica e il DNA barcoding, permettendo di isolare una specie finora sconosciuta.
Un’ape che racconta il Mediterraneo
L’Andrena culucciae appartiene al complesso di specie Andrena pilipes/nigrospina, un gruppo noto per la difficoltà di distinzione tra le diverse varietà. Gli studiosi hanno però confermato la presenza di tratti morfologici e genetici unici: nei maschi, ad esempio, la forma della capsula genitale differisce da quella di specie affini, mentre le femmine si distinguono per una colorazione particolare delle setole sulle zampe posteriori.
Ma il valore della scoperta non si limita all’aspetto scientifico. Quest’ape racconta qualcosa di più profondo: l’identità naturale del Mediterraneo. Vive infatti nelle dune costiere, ambienti fragili e ricchi di vita, spesso sottovalutati e sempre più minacciati da erosione, urbanizzazione e turismo intensivo.
Proprio qui, nella sabbia e tra le erbe spontanee, gli entomologi hanno osservato gli esemplari di A. culucciae mentre si nutrivano sui fiori di Armeria pungens, una pianta tipica della macchia dunale sarda.
Dune costiere e biodiversità da proteggere
Le dune rappresentano uno degli ecosistemi più delicati del Mediterraneo. Ospitano una grande varietà di specie vegetali e animali adattate a condizioni estreme di vento, sole e salsedine. La presenza di una nuova specie di ape selvatica conferma il valore ecologico di questi ambienti e sottolinea la necessità di rafforzare le strategie di conservazione.
Come ricordano i ricercatori, le api selvatiche sono indicatori biologici essenziali: la loro presenza segnala un ecosistema in equilibrio, mentre la loro scomparsa può anticipare un deterioramento ambientale. Ogni nuova scoperta diventa quindi un segnale d’allarme ma anche un invito a intervenire per tempo, soprattutto in un’isola come la Sardegna, che custodisce un patrimonio naturale unico e spesso poco conosciuto.

Il progetto, portato avanti in collaborazione con l’Osservatorio Naturalistico dell’Isola di Culuccia, coordinato da Sabrina Rossi (BIRU Srl Agricola), non si limita allo studio delle api: documenta anche farfalle, molluschi e altri impollinatori mai segnalati prima nell’area. Un lavoro che contribuisce a costruire una mappa più precisa della biodiversità sarda e, più in generale, italiana.
Ogni nuova specie descritta è una storia di resistenza e adattamento, ma anche un promemoria sul ruolo della scienza nel preservare ciò che ancora sopravvive. Perché proteggere le dune significa proteggere molto più di un paesaggio: significa difendere la rete invisibile di vita che tiene in equilibrio l’intero Mediterraneo.