Li usi ogni giorno ma li pulisci nel modo sbagliato: ecco perché vanno disinfettati, sono pieni di germi e batteri - ecoblog.it
Ogni giorno li usiamo senza pensarci troppo. Eppure i mestoli in legno possono diventare un ricettacolo di batteri se non vengono igienizzati nel modo giusto. Ecco tutto quello che bisogna sapere per evitare rischi invisibili.
Usati ogni giorno tra pentole e padelle, i mestoli in legno restano uno degli utensili più amati in cucina. Eppure, spesso vengono puliti male o per nulla, trasformandosi in potenziali veicoli di batteri, muffe e residui pericolosi. La loro superficie porosa, infatti, li rende diversi da qualsiasi altro strumento: assorbono liquidi, odori e persino sapori, rilasciandoli poi nei piatti che prepariamo. Capita così che un cucchiaio impregnato di curry, limone o sugo di pomodoro continui a “rilasciare” aromi anche nei giorni successivi. E non si tratta solo di sapore: l’igiene è il vero nodo della questione, soprattutto quando si tratta di oggetti a stretto contatto con cibi cotti o crudi.
Igienizzare il legno in cucina: cosa funziona davvero
Un mestolo nuovo andrebbe sempre immerso in acqua bollente per qualche minuto prima dell’uso. È una prassi semplice, quasi dimenticata, ma molto utile per eliminare residui di lavorazione e impurità. Dopo questo primo passo, è buona norma applicare dell’olio di semi sul legno, per nutrirlo e creare una sorta di barriera protettiva contro l’umidità. Questo trattamento, ripetuto ogni sei mesi, evita che il legno si spacchi o si gonfi. Al contrario, l’olio d’oliva è sconsigliato, perché tende a irrancidire e lascia un odore sgradevole che resta nel tempo. Chi cerca una soluzione naturale e più resistente può usare cera d’api, che rende il legno morbido, protetto e più resistente ai liquidi.

Nell’uso quotidiano, i mestoli in legno hanno numerosi vantaggi: non graffiano le superfici antiaderenti, non rilasciano microplastiche, non alterano il gusto dei cibi e sono ecologici. Ma proprio per la loro composizione, richiedono attenzioni particolari. Lasciarli bagnati nel lavello o in una pentola sporca per ore è un errore frequente. L’acqua penetra all’interno del legno e favorisce la proliferazione di batteri invisibili a occhio nudo, che possono trasferirsi al prossimo piatto che prepariamo. La lavastoviglie, poi, è uno dei nemici peggiori: il calore e i detergenti chimici rovinano il legno, lo seccano e lo impregnano di residui tossici.
Rimedi efficaci contro macchie, odori e batteri
Tra i rimedi più efficaci e sicuri, l’aceto bianco ha un ruolo chiave. Preparare una soluzione di acqua e aceto (1 parte d’acqua e 3 di aceto), portarla a ebollizione e immergere i mestoli per 4 minuti elimina la maggior parte dei germi. Poi si sciacquano bene sotto acqua corrente e si lasciano asciugare in verticale, su un panno pulito. L’aceto rosso è da evitare: macchia e non disinfetta con la stessa efficacia.
Chi ha a che fare con mestoli già macchiati o maleodoranti può usare bicarbonato di sodio: due cucchiai in acqua bollente, con qualche goccia di limone, bastano per un’azione sbiancante e deodorante. Le macchie più resistenti (curcuma, pomodoro, frutti di bosco) richiedono un intervento mirato: pasta di sale fino e succo di limone, da lasciare in posa per una ventina di minuti, strofinare e poi sciacquare bene. Il sale agisce come abrasivo naturale, mentre il limone, acido e profumato, aiuta a eliminare gli aloni più tenaci.
Altri piccoli accorgimenti possono fare la differenza. Ad esempio, usare un mestolo diverso per dolci e salati, per evitare contaminazioni di gusto. Oppure non lasciarli mai immersi nell’acqua, nemmeno per poco tempo. L’umidità permanente favorisce le crepe e, col tempo, può compromettere l’integrità del legno. Dopo ogni lavaggio, asciugarli subito con uno strofinaccio pulito, senza aspettare che l’aria faccia il suo corso, è un’abitudine da adottare sempre.
I mestoli in legno sono strumenti preziosi, ma solo se mantenuti con cura. Ignorare questi passaggi significa esporsi a rischi igienici concreti, soprattutto se li usiamo ogni giorno per cucinare per bambini, anziani o persone fragili. Una manutenzione corretta li fa durare anni e li rende davvero sicuri: non solo belli da vedere, ma anche sani da usare.
