Contenitori di plastica come nuovi: il metodo semplice che elimina macchie e odori in un attimo - ecoblog.it
I contenitori in plastica assorbono odori e si macchiano facilmente: ecco come pulirli bene senza rovinarli.
Quando si lavano i contenitori in plastica usati per conservare cibi grassi, sughi o pietanze fortemente aromatiche, si scopre che acqua e detersivo non sempre bastano. I materiali plastici tendono ad assorbire odori persistenti, a macchiarsi facilmente, e a trattenere una patina oleosa difficile da rimuovere, soprattutto se il contenitore è stato utilizzato a lungo o lavato spesso in lavastoviglie. Per chi cerca un modo per farli tornare come nuovi, senza rischiare di rovinarli o alterare la plastica, ci sono rimedi semplici, veloci e casalinghi che funzionano davvero.
Aceto, limone e bicarbonato: tre alleati per una pulizia profonda
Uno dei metodi più diffusi prevede l’uso dell’aceto bianco, un prodotto economico e facilmente reperibile, noto per il suo potere sgrassante e deodorante. Basta riempire il contenitore con una miscela di acqua calda e aceto in parti uguali, lasciarla agire per circa 10 minuti e poi strofinare delicatamente l’interno con una spugna morbida. Dopo questa fase, si può procedere con un normale lavaggio usando detersivo per piatti, risciacquo abbondante e asciugatura completa.

Per le macchie più resistenti, in particolare quelle provocate da sugo o curry, il rimedio più efficace è spesso il bicarbonato di sodio. Si può preparare una pasta mescolando due cucchiai di bicarbonato con un po’ d’acqua tiepida e applicarla direttamente sulla parte interna del contenitore. Dopo averla lasciata agire per almeno 15 minuti, si procede con il lavaggio. Il bicarbonato aiuta anche ad eliminare i cattivi odori, soprattutto se usato in combinazione con il succo di limone fresco, che ha proprietà schiarenti e igienizzanti.
Un altro trucco poco conosciuto ma molto utile consiste nell’inserire carta assorbente all’interno del contenitore insieme ad acqua calda e detersivo. Dopo aver chiuso il coperchio, si agita il tutto per circa 30 secondi. La carta aiuta ad assorbire grasso e odori in modo rapido. Questo metodo è efficace in particolare quando il contenitore ha ospitato alimenti molto grassi per diverse ore, come salse o fritture. Se l’odore persiste, la procedura può essere ripetuta sostituendo la carta interna.
In generale, è bene evitare l’uso di spazzole abrasive o detergenti aggressivi, che rischiano di graffiare la plastica. I piccoli graffi che si formano possono trattenere germi e residui, rendendo i contenitori più difficili da pulire col tempo. Anche la lavastoviglie, sebbene comoda, non è sempre consigliata: le alte temperature possono deformare i contenitori più leggeri e alterare la struttura della plastica, favorendo il rilascio di sostanze indesiderate.
Come rimuovere le macchie di sugo e riportare il contenitore al suo colore originale
Tra i problemi più comuni che si incontrano con l’uso quotidiano dei contenitori di plastica, le macchie da sugo occupano senza dubbio il primo posto. Si tratta di aloni giallastri o arancioni che compaiono soprattutto dopo aver conservato cibi con pomodoro, paprika, curry o altri ingredienti ricchi di pigmenti naturali. Queste sostanze, col tempo e con il calore, penetrano nei microspazi della plastica, rendendo difficile eliminarle con il semplice lavaggio.
Per tentare di eliminare o almeno attenuare queste macchie, è utile riempire il contenitore con una miscela di acqua calda e succo di limone, lasciandola agire per diverse ore, meglio ancora per una notte intera. Il limone, grazie all’acido citrico, aiuta a schiarire le macchie e a deodorare la plastica. In alternativa, si può usare una soluzione con bicarbonato sciolto in acqua calda, seguendo lo stesso procedimento.
Va però chiarito che alcune macchie sono permanenti, soprattutto quando il contenitore è stato più volte esposto a sughi caldi o messo in microonde con cibi grassi. In questi casi, il contenitore può essere ancora utilizzato per alimenti secchi o per contenere oggetti non alimentari. Oppure, se il deterioramento è avanzato, può essere riciclato come contenitore da freezer, per conservare brodi o avanzi, dove l’aspetto estetico è meno rilevante.
In termini di igiene, ciò che conta è la pulizia regolare, la giusta temperatura dell’acqua, e l’uso di prodotti che non alterino la plastica. Evitare l’esposizione prolungata a sole diretto, fonti di calore o agenti chimici aggressivi è fondamentale per prolungare la vita utile di ogni contenitore. E soprattutto, asciugarli sempre molto bene prima di riporli: l’umidità favorisce la proliferazione di batteri e muffe, anche se invisibili a occhio nudo.
