Milano e Bolzano al vertice della qualità della vita in Italia (www.ecoblog.it)
L’indagine sulla qualità della vita 2025 evidenzia una nazione che evolve lentamente ma rimane profondamente divisa.
La ricerca si basa su nove settori chiave: affari e lavoro, ambiente, istruzione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema sanitario, turismo e cultura.
Al primo posto nella classifica generale si conferma la città di Milano, che si distingue ancora una volta per la capacità di coniugare servizi moderni e una solida struttura produttiva, accompagnata da un elevato reddito pro capite e una gestione efficace delle infrastrutture. Milano, con i suoi 1.365.676 abitanti, capitale economica e finanziaria della Lombardia, continua a rappresentare un motore di crescita non solo regionale ma nazionale, trainata da un tessuto industriale dinamico e da un’offerta culturale e commerciale di livello internazionale. Il sindaco Giuseppe Sala, alla guida della città dal 2016, ha puntato con decisione su innovazione e sostenibilità, confermando Milano come una delle metropoli più vivibili d’Italia.
Alle spalle di Milano si colloca Bolzano, capoluogo della provincia autonoma di Bolzano e simbolo di un modello di qualità della vita che integra tradizione e innovazione. La città, con poco più di 106.000 abitanti, è un esempio virtuoso di equilibrio tra sviluppo economico, tutela ambientale e inclusione culturale, grazie anche alla sua posizione geografica strategica tra le Alpi e la Pianura Padana. Il nuovo sindaco Claudio Corrarati, in carica dal maggio 2025, ha rafforzato politiche di sostenibilità e innovazione, valorizzando il patrimonio culturale e naturale della città, riconosciuta per l’ottima offerta di servizi, la rete di piste ciclabili e la qualità del sistema sanitario locale.
Al terzo posto si conferma una Bologna in forte crescita, seguita da Firenze che, con un balzo significativo, si attesta al quarto posto. Nella top ten si segnalano anche Monza, Trento, Padova, Verona, Parma e Reggio Emilia, tutte città che hanno investito con successo in infrastrutture, ambiente urbano e qualità dei servizi.
Nord-Est e Centro Italia: segnali di miglioramento e dinamismo
Il Nord-Est e il Centro Italia mostrano segnali positivi di crescita e consolidamento. Città come Rimini e Ascoli Piceno guadagnano oltre venti posizioni, dimostrando una capacità di recupero significativa. In Toscana, Prato, Pisa e Lucca si distinguono per progressi importanti, mentre nelle Marche la situazione è più articolata: Ascoli Piceno cresce mentre Ancona subisce una frenata, superata da Macerata e Pesaro-Urbino. In Umbria, Perugia supera Terni, riflettendo miglioramenti nel sistema dei servizi e nelle politiche locali. Complessivamente, il Centro Italia beneficia di un leggero ma costante miglioramento, in gran parte dovuto a un rafforzamento del sistema sanitario e a politiche più equilibrate in ambito sociale e ambientale.

Il quadro per il Sud è invece ancora desolante, con un persistente divario rispetto al resto del Paese. Le province di Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria si attestano nelle ultime posizioni della classifica, mentre importanti centri come Napoli, Palermo e Catania mostrano condizioni di vivibilità difficili, segnate da problematiche strutturali di lungo periodo. Tuttavia, emergono alcune eccezioni degne di nota: Lecce e Cagliari si posizionano sopra la media del Sud, dimostrando che investimenti mirati nei servizi, nella cultura e nella vivibilità urbana possono produrre risultati concreti. Anche L’Aquila si distingue tra le province meridionali, posizionandosi al 56° posto con una qualità della vita accettabile.
Qualità della vita: un’Italia meno polarizzata ma con meno eccellenze
Gli esperti sottolineano che il 2025 segna l’inizio di una fase di consolidamento lento. Dopo anni segnati da crisi economiche, pandemia e inflazione, le province italiane sembrano aver trovato un equilibrio più stabile, soprattutto nell’ambito sanitario, con quasi tutte le province che registrano miglioramenti negli indicatori legati al sistema salute. Tuttavia, solo 60 province su 107 possono vantare una qualità della vita buona o accettabile, un dato in calo rispetto agli anni precedenti. La media nazionale risulta “compressa”: meno eccellenze, meno situazioni critiche ma anche minore slancio verso l’alto.
Classifica completa delle prime dieci province per qualità della vita 2025
- Milano (1.000 punti)
- Bolzano (984 punti)
- Bologna (915 punti)
- Firenze (892 punti)
- Monza (890 punti)
- Trento (885 punti)
- Padova (867 punti)
- Verona (838 punti)
- Parma (815 punti)
- Reggio Emilia (814 punti)
Le ultime cinque province nella classifica 2025
- Agrigento
- Foggia
- Reggio Calabria
- Crotone
- Caltanissetta
Il divario fra Nord e Sud rimane dunque una delle sfide più urgenti per l’Italia, nonostante le rare e significative eccezioni che dimostrano la possibilità di un futuro più equilibrato.
