Bere acqua fredda o tiepida, questo è il dilemma: ecco quale delle due disseta per davvero - ecoblog.it
Bere acqua fredda disseta davvero di più? Ecco cosa succede davvero nel corpo secondo la scienza
Quel sorso d’acqua fredda che bevi appena rientri a casa, con la gola secca e la testa calda, ti sembra il gesto più rinfrescante del mondo. Senti un sollievo immediato, quasi magico. Ma in realtà non ti sei ancora idratato davvero. È il cervello che si lascia ingannare dal freddo: appena la temperatura si abbassa in bocca e nella gola, invia un segnale che dice “tutto a posto”. Ma l’acqua deve ancora raggiungere lo stomaco, superare l’assorbimento intestinale e finire nel sangue. Si tratta quindi di un effetto anticipato, chiamato in fisiologia “pre-assorbitivo”: un meccanismo che ci fa sentire appagati prima che l’effetto reale abbia luogo. L’illusione è talmente efficace che può portarci a bere di più – ma a volte anche a bere troppo poco.
La verità è che la temperatura dell’acqua conta molto meno di quanto pensiamo. Fredda o tiepida, una volta nello stomaco si adegua in pochi minuti alla temperatura del corpo, e l’effetto dissetante iniziale svanisce. L’idratazione vera dipende solo da quanto beviamo e cosa beviamo. Il resto è una questione di percezione, abitudine e sensazioni momentanee.
Il cervello si sente dissetato prima che il corpo lo sia davvero
Quando si parla di acqua e sensazione di sete, bisogna distinguere tra ciò che percepiamo e ciò che accade realmente. Bere acqua fredda provoca una risposta immediata nei recettori della bocca e della gola, che sono molto sensibili alla temperatura. Questo stimolo innesca una sospensione anticipata della sete, come se bastasse quel primo sorso per spegnere tutto. Il cervello riceve un segnale di freschezza e di arrivo imminente del liquido: il risultato è che smette di inviare la sensazione di bisogno. Ma l’acqua non è ancora stata assorbita. È solo una reazione anticipata, utile, certo, ma anche fuorviante.

Il fenomeno è stato studiato in diversi contesti, compresi test con acqua aromatizzata al mentolo (che dà l’illusione chimica del freddo) e bevande frizzanti, che amplificano ulteriormente l’effetto “dissetante” per via del gas e della stimolazione sensoriale. In pratica, più la sensazione è forte, più pensiamo di aver bevuto abbastanza. E qui sta il problema: in realtà, a parità di volume, l’acqua fredda non idrata più o meglio dell’acqua tiepida. Semplicemente ci fa smettere prima di bere.
Alcuni soggetti, abituati a bere acqua fredda, possono idratarsi meglio proprio perché il piacere iniziale li spinge a bere più spesso. Altri, invece, si accontentano di pochi sorsi e smettono, pensando di essere già a posto. È un effetto molto soggettivo. Chi soffre di disturbi esofagei, poi, trova difficile gestire l’impatto dell’acqua fredda: in questi casi la temperatura calda o ambiente è preferibile, se non proprio necessaria.
L’idratazione reale dipende da volume e composizione, non dalla temperatura
Dal punto di vista fisiologico, una volta ingerita, l’acqua fredda viene rapidamente riscaldata nello stomaco, riportandosi alla temperatura corporea in circa 20 o 30 minuti. Dopo 10–12 minuti, anche la differenza nei tempi di svuotamento gastrico tra acqua fredda e tiepida tende a sparire. Questo significa che l’effetto iniziale della temperatura è breve e non incide sulla quantità effettiva di acqua assorbita nel corpo.
L’assorbimento reale, quello che permette al corpo di recuperare i liquidi, dipende da altri fattori: soprattutto dal volume bevuto e dalla composizione della bevanda. La presenza di zuccheri, sali minerali o elettroliti, per esempio, può rallentare o aumentare la velocità di assorbimento a seconda della concentrazione e dello stato di disidratazione della persona. La temperatura, una volta in pancia, ha un’influenza minima.
Ciò che conta davvero è non basarsi solo sulla sensazione di sete per decidere quanto bere. Il nostro corpo può essere già in una fase iniziale di disidratazione senza che ce ne accorgiamo. Per questo è utile ascoltare meno il cervello e un po’ di più le necessità fisiologiche. Una bottiglia d’acqua fresca ci dà piacere. Ma l’idratazione vera la garantisce solo la costanza, non la temperatura del bicchiere. Anche perché, in fin dei conti, acqua calda o acqua fredda, l’effetto finale sul corpo è lo stesso. Solo il primo sorso cambia qualcosa. E solo per un attimo.
