La previsione che sconvolge, la terra inghiottita da un buco nero: cosa succede e come sopravvivere ecoblog.it
Recenti studi, tra cui quelle della NASA, ci permettono di immaginare cosa accadrebbe se la Terra si trovasse catapultata verso un buco nero.
Il risultato sarebbe catastrofico, con fenomeni di portata apocalittica come terremoti devastanti, eruzioni vulcaniche senza precedenti e, infine, la distruzione del pianeta attraverso un processo noto come spaghettificazione.
La previsione che sconvolge, la terra inghiottita da un buco nero: cosa succede e come sopravvivere
Immaginiamo che la Terra venga attratta da un buco nero di massa relativamente piccola, pari a circa 3,8 volte quella del Sole. La gravità intensa esercita forze diverse sulle varie parti del pianeta: il lato rivolto verso il buco nero subisce un’attrazione molto più forte rispetto al lato opposto.

differenza di forze provoca un allungamento progressivo della Terra, deformandola fino a farla diventare una striscia sottile di particelle – da qui il termine “spaghettificazione”, coniato dai fisici per descrivere questa trasformazione estrema.
Durante questa fase, la crosta terrestre si rompe e si spacca, scatenando terremoti di proporzioni inimmaginabili ed eruzioni vulcaniche violentissime. Inoltre, l’attrito generato da queste deformazioni produce un enorme riscaldamento del pianeta, trasformandolo in un forno gigantesco.
Anche l’atmosfera subisce cambiamenti drastici: i venti raggiungono velocità incredibili, potenzialmente superiori a migliaia di chilometri orari, generando una vera e propria apocalisse globale. Alla fine, la Terra, ormai ridotta a una sottile striscia di plasma, viene inghiottita dal buco nero, scomparendo per sempre.
Esiste però uno scenario meno distruttivo, anche se paradossale: per evitare la spaghettificazione, bisognerebbe cadere dentro a un buco nero supermassiccio, come quello che si trova al centro della Via Lattea, chiamato Sagittarius A*. Con una massa di circa 4,3 milioni di volte quella del Sole, questo buco nero è molto più grande e meno denso rispetto a quelli più piccoli, e quindi gli effetti gravitazionali sono meno violenti all’ingresso.
Tuttavia, la Terra sarebbe comunque soggetta a forze distruttive. Il materiale che spiraleggia attorno a Sagittarius A* forma un disco di accrescimento estremamente caldo, con temperature che superano i 10 milioni di gradi Celsius. Se la Terra dovesse attraversare questo disco, rischierebbe di vaporizzare immediatamente.
Anche evitandolo, il pianeta sarebbe bombardato da intensi raggi gamma emessi dal materiale nel disco, raggi in grado di distruggere ogni forma di vita sulla superficie. L’atmosfera terrestre offre una certa protezione, ma sarebbe insufficiente per garantire la sopravvivenza senza rifugi sotterranei adeguatamente protetti, come bunker antiatomici. Una previsione tutt’altro che rosea, ma che apre le porte ad ulteriori ricerche.
