Gas russo, previsione sorprendente: le riserve dureranno più di quanto pensi - ecoblog.it
Riserve di gas russo, sorpresa: quanto potrebbero davvero durare e cosa nessuno ti ha detto sulle esportazioni future
Il gas naturale russo è al centro dell’economia e della geopolitica mondiale. Negli ultimi anni, le forniture a Europa e Asia hanno determinato equilibri commerciali complessi e hanno influenzato scelte energetiche nazionali. Ma quanto dureranno davvero le riserve russe? Secondo le stime ufficiali, molto più a lungo di quanto ci si potrebbe aspettare. Tuttavia, dietro questi numeri si celano sfide tecnologiche e strategiche che il Paese dovrà affrontare per sfruttarle pienamente.
Le dichiarazioni recenti del capo della commissione statale per le riserve di gas, Igor Shpurov, hanno confermato che la Russia possiede circa 47,8 trilioni di metri cubi di gas, rendendola il Paese con le maggiori riserve mondiali. Ma quali implicazioni ha questo dato per i prossimi decenni?
Quanto dureranno le riserve del gas russo
Secondo le stime ufficiali, le riserve totali di gas naturale della Russia saranno sufficienti per quasi 98 anni, a patto di riuscire a sviluppare nuove tecnologie per estrarre giacimenti difficili e di effettuare nuove esplorazioni geologiche. Ad oggi, le riserve convenzionali sono già state sfruttate per il 70%, mentre oltre la metà dei giacimenti attuali risulta complessa da estrarre.
Per questo motivo, l’industria del gas russo punta a stimolare lo sviluppo delle riserve più difficili. La creazione di incentivi statali e investimenti mirati sarà fondamentale per recuperare queste risorse, che sono presenti nel sottosuolo, ma richiedono tecnologie avanzate e costi elevati.
Il gas naturale rappresenta una fetta rilevante della ricchezza del Paese, in quanto le esportazioni costituiscono una parte significativa dei guadagni statali. Nonostante le riduzioni dovute al conflitto in Ucraina e ai blocchi commerciali, la Russia ha potuto contare sul mercato asiatico, in particolare sulla Cina, che ha sostituito in parte la domanda europea.

In Europa, invece, il gas russo è ormai destinato a sparire. Bruxelles ha pianificato l’eliminazione definitiva delle importazioni: entro la fine del 2026 sarà sospeso il gas liquefatto, mentre entro il 2027 termineranno le forniture via pipeline. Questa strategia segna un passo storico verso l’indipendenza energetica europea, riducendo la dipendenza da Mosca e favorendo l’ingresso di altri fornitori, come gli Stati Uniti.
Sebbene le riserve siano abbondanti, sfruttarle appieno non sarà semplice. I giacimenti difficili richiedono tecnologie avanzate e investimenti continui, e lo sviluppo di infrastrutture adeguate sarà essenziale per mantenere il primato energetico globale. Inoltre, il cambiamento dei mercati di esportazione, con l’Europa che riduce drasticamente gli acquisti, impone alla Russia di concentrarsi su nuovi partner e strategie commerciali.
Le riserve di gas russo rappresentano una risorsa enorme e duratura, ma il loro valore dipenderà da capacità tecnologiche, investimenti e scelte strategiche. La previsione di quasi un secolo di disponibilità non deve far dimenticare che, senza sviluppo e innovazione, la ricchezza sotterranea rischia di restare largamente inutilizzata.
