Porti rifiuti in plastica e ricevi pasti gratis: ecco dove - ecoblog.it
Nel cuore dell’India, nella città di Ambikapur, un’idea semplice ha cambiato il modo di affrontare due problemi urgenti: la povertà alimentare e l’inquinamento da plastica. Qui sono nati i Garbage Cafè, locali in cui il cibo si paga con i rifiuti, non con le rupie. Chi porta 1 chilo di plastica, tra bottiglie vuote e imballaggi abbandonati, riceve un pasto completo: riso, due curry, zuppa di lenticchie (dal), pane e insalata. Una formula tanto diretta quanto efficace, che unisce lotta alla fame e rispetto per l’ambiente urbano.
Una risposta concreta a due emergenze
Il progetto dei Garbage Cafè è partito in una delle città indiane considerate modello nella gestione dei rifiuti: Ambikapur, nello stato del Chhattisgarh. Conosciuta come la “città senza discariche”, ha saputo distinguersi per strategie alternative che mettono insieme ambiente, inclusione sociale e microeconomia urbana. Il funzionamento è semplice: ogni persona che porta almeno un chilo di rifiuti plastici, in particolare materiale da imballaggio, viene ricompensata con un piatto caldo.

In una realtà in cui molti vivono sotto la soglia di povertà, l’iniziativa ha rappresentato un’alternativa concreta alla fame. Chi prima raccoglieva plastica per venderla a pochi spiccioli – appena 10 rupie al chilo, meno di 10 centesimi di euro – oggi può ottenere un pasto completo, con ingredienti semplici ma nutrienti. Il valore non è solo economico, ma anche umano: la plastica, da rifiuto abbandonato, diventa moneta di scambio, offrendo dignità e sollievo a persone in condizioni difficili.
Secondo i dati diffusi dalla Ambikapur Municipal Corporation (AMC), l’ente pubblico dietro il progetto, ogni giorno i Garbage Cafè servono circa 20 persone e raccolgono almeno 20 chili di plastica, materiale che altrimenti finirebbe disperso nelle strade, nei canali o nelle aree verdi della città.
Una rete sociale che coinvolge migliaia di donne
Ma Ambikapur non si è fermata ai Garbage Cafè. Da anni ha costruito un sistema di raccolta porta a porta che coinvolge 50.000 donne, organizzate in cooperative e piccole unità familiari. Questo schema ha permesso di ridurre i rifiuti non gestiti, migliorare la condizione sociale delle donne impiegate nel servizio e mantenere alta l’efficienza ambientale della città.
Ambikapur produce circa 226 tonnellate di rifiuti plastici ogni giorno, una cifra elevata, ma gestita con intelligenza. Una parte viene avviata al riciclo ufficiale, mentre il resto è affidato all’iniziativa della popolazione. I Garbage Cafè coprono proprio quella fetta di dispersione informale, valorizzando i rifiuti raccolti a mano, strada per strada.
L’idea ha avuto risonanza nazionale e internazionale. Alcune città indiane hanno già replicato il modello, mentre in Cambogia è nato un progetto simile, segno che il concetto funziona anche in contesti diversi. Il principio è lo stesso: premiare chi raccoglie plastica, incentivando la partecipazione dal basso e migliorando la qualità della vita urbana.
Dietro l’apparente semplicità di un pasto in cambio di rifiuti, si nasconde un meccanismo virtuoso che unisce economia circolare e giustizia sociale. Ogni bottiglietta, ogni sacchetto recuperato, vale un passo in avanti verso una città più pulita e più equa. Un’iniziativa che dimostra come, anche nei contesti più fragili, l’innovazione sociale può partire da un piatto di riso.
