Bagno senza finestre, queste 5 piante sfidano le leggi della natura - ecoblog.it
Anche in un bagno cieco è possibile far vivere le piante: alcune varietà resistono in ambienti bui e umidi, basta solo scegliere quelle più adatte.
Hai un bagno senza finestre e credi che l’idea di arredarlo con una pianta sia da escludere? Non è così. Anche in ambienti completamente ciechi, dove la luce naturale è assente, esistono alcune varietà vegetali capaci di resistere per periodi medio-brevi, adattandosi all’umidità tipica di questo spazio. Non tutte le piante hanno bisogno di luce intensa per sopravvivere, e alcune — selezionate con attenzione — possono rendere anche il bagno più buio un angolo accogliente e vivo.
Le varietà più resistenti da sistemare nel bagno senza finestre
La più citata tra le piante adatte agli interni poco illuminati è la sansevieria, conosciuta anche come lingua di suocera. Si tratta di una pianta grassa con una resistenza notevole: non teme l’aria stagnante, sopporta l’umidità e non ha necessità di luce diretta. Se collocata in bagno, può restarci per diversi giorni, a patto di essere poi esposta saltuariamente alla luce, anche solo per qualche ora, così da mantenere stabile la sua salute.

Altro nome utile da tenere a mente è quello del ficus, sia nella variante elastica che in quella lyrata. Entrambe le varietà tollerano la penombra e possono adattarsi all’ambiente del bagno cieco. Tuttavia, richiedono un minimo di attenzione in più rispetto alla sansevieria: non si tratta di una resistenza illimitata. Trascorso un certo periodo, è bene riportarle in una zona illuminata da luce indiretta per evitare che inizino a soffrire.
Più sorprendente, ma altrettanto adatta, è la maranta, chiamata anche “pianta che prega” per la caratteristica di muovere le foglie durante la notte. Ama l’umidità e cresce bene in condizioni di luce scarsa, caratteristiche che rendono il bagno una sistemazione quasi ideale. Anche in questo caso, spostarla di tanto in tanto alla luce aiuta a mantenere il suo equilibrio.
Una delle più scelte per interni è poi la dracaena, spesso soprannominata tronchetto della felicità. Le sue foglie sviluppano striature decorative quando ricevono luce, ma non ne ha bisogno in modo costante. In bagno, può resistere per settimane. Attenzione però a non spostarla bruscamente dalla penombra alla luce intensa: rischierebbe di perdere foglie per lo stress termico e luminoso. Meglio procedere gradualmente.
Infine, non può mancare la zamioculcas, pianta dalle foglie lucide e carnose, estremamente adattabile. Anche in ambienti poco illuminati riesce a sopravvivere, mantenendo una colorazione più scura. Se tenuta in bagno, produce meno germogli nuovi, ma conserva un aspetto sano. Anche qui, una rotazione regolare con zone più luminose può stimolarla a crescere in modo equilibrato.
Umidità, cicli di rotazione e luce indiretta: piccoli accorgimenti per farle durare
Nonostante queste piante siano considerate resistenti all’ombra, nessuna varietà vive bene senza luce per sempre. Per mantenere uno stato vegetativo sano, è utile creare una rotazione settimanale o quindicinale, portandole vicino a una finestra per qualche ora, o spostandole in ambienti più illuminati quando possibile.
Un vantaggio importante del bagno è la presenza costante di umidità, che per molte di queste varietà rappresenta un aiuto concreto nella crescita. Il vapore dopo la doccia, ad esempio, può risultare benefico. Non va però confuso con l’irrigazione: il terreno va comunque controllato e bagnato solo quando secco, per evitare ristagni o muffe.
Arredare un bagno cieco con piante non è quindi solo possibile, ma può trasformare l’ambiente in uno spazio più accogliente, vivace e persino rilassante. Basta conoscere le specie giuste, rispettare le loro esigenze minime e osservare come reagiscono nel tempo. Con qualche piccolo esperimento, anche un luogo privo di finestre può diventare una piccola oasi verde.
