Mutuo da sogno con tasso bassissimo: puoi ottenerlo subito se hai questi requisiti - ecoblog.it
Famiglie con Legge 104 possono accedere a mutui agevolati fino a 350.000 euro per acquisto o ristrutturazione della prima casa
Chi vive o assiste una persona con disabilità riconosciuta ha diritto a importanti strumenti di sostegno per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Oggi, grazie alla combinazione tra Plafond Casa e Fondo Prima Casa, è possibile ottenere un mutuo agevolato con garanzie fino al 50% e tassi più bassi della media di mercato. Il tutto regolato dalla Legge n. 104/1992, che continua a rappresentare il riferimento normativo per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ma come funziona davvero questa misura, e a chi spetta?
Chi ha diritto al mutuo agevolato con Legge 104 e come funziona nel dettaglio
La struttura del mutuo agevolato si basa su due strumenti distinti. Il Plafond Casa è gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti e permette l’accesso a finanziamenti con condizioni di favore, in collaborazione con le banche italiane aderenti all’accordo ABI-CDP. Il secondo è il Fondo di Garanzia Prima Casa, amministrato da Consap, che fornisce una copertura pubblica del 50% dell’importo richiesto. Entrambe le misure si rivolgono a chi ha una certificazione di disabilità grave secondo l’art. 3 comma 3 della Legge 104 o a un familiare convivente che se ne prende cura.

Le somme ottenibili dipendono dall’intervento: fino a 100.000 euro per lavori di ristrutturazione con efficientamento energetico, 250.000 euro per l’acquisto di un’abitazione in classe A, B o C, oppure fino a 350.000 euro per chi intende acquistare e ristrutturare lo stesso immobile. Le durate variano da 10 a 30 anni. Il Fondo Prima Casa, invece, può essere usato per ottenere un mutuo da massimo 250.000 euro, con l’agevolazione della garanzia pubblica anche per chi non ha altri immobili, salvo quelli ricevuti in eredità.
Per accedere, il richiedente deve presentare la documentazione della 104, i dati reddituali e i dettagli dell’immobile. Se l’abitazione è da ristrutturare, vanno forniti anche i preventivi e i progetti che dimostrino il miglioramento della classe energetica. La casa, inoltre, deve diventare residenza principale del nucleo familiare entro i tempi previsti per mantenere il diritto agli sconti fiscali.
In fase di richiesta è fondamentale rivolgersi a una banca convenzionata: non tutte aderiscono al Plafond Casa. I tempi di risposta variano da 30 a 60 giorni, mentre l’erogazione del mutuo può avvenire in un’unica soluzione o in più fasi per le ristrutturazioni.
Tutti i benefici economici e fiscali previsti per chi compra casa con la Legge 104
Il vantaggio principale del mutuo agevolato è legato al tasso di interesse, che può essere più basso anche di un punto percentuale rispetto ai mutui standard. In media, la riduzione dello spread applicato dalla banca consente di risparmiare diverse migliaia di euro sul costo complessivo del finanziamento. Ma ci sono anche altri benefici, come la detrazione IRPEF del 19% sugli interessi passivi del mutuo, fino a 4.000 euro all’anno. Questo significa uno sconto fiscale annuo massimo di 760 euro.
Chi opta per la soluzione offerta da Consap, inoltre, non deve fornire garanzie aggiuntive, poiché lo Stato si impegna per il 50% della somma richiesta. Alcune banche, in presenza di 104, rinunciano anche alle spese di istruttoria e perizia, rendendo la procedura ancora più leggera per le famiglie con difficoltà economiche.
A queste misure si aggiungono le agevolazioni sull’imposta di registro, ridotta al 2% invece del 9%, e sulle imposte ipotecaria e catastale, fissate a 50 euro ciascuna. In caso di acquisto da impresa con IVA, l’aliquota si riduce al 4%. L’immobile acquistato con queste agevolazioni deve sempre essere destinato a prima casa e il richiedente non deve possedere altri immobili ad uso abitativo, salvo casi previsti.
Chi deve ristrutturare un immobile già in possesso può sfruttare il plafond per coprire i costi di adeguamento degli spazi, abbattimento barriere architettoniche, installazione di impianti e altri interventi mirati a rendere l’abitazione più accessibile. In questo caso, l’importo massimo è 100.000 euro per 10 anni.
È importante non commettere errori in fase di richiesta. Presentare documenti incompleti, scegliere immobili che non rispettano le classi energetiche o non rispettare i termini per il cambio di residenza può compromettere l’accesso al beneficio. Una valutazione preventiva, anche con l’aiuto di un consulente, può fare la differenza.
