Il gesto delle 17:30 che fa risparmiare sulla bolletta del gas (e nessuno lo conosce) - www.ecoblog.it
Un piccolo gesto alle 17:30 può far risparmiare sulla bolletta del riscaldamento. Scopri lo “scudo termico” e altri consigli ENEA.
Ogni inverno porta con sé lo stesso dilemma: come riscaldare la casa senza far schizzare in alto la bolletta? Tra soluzioni tecnologiche e cambi di abitudini, a volte bastano piccoli gesti quotidiani per migliorare davvero l’efficienza termica degli ambienti. Uno di questi ha un nome semplice, quasi poetico: lo “scudo termico delle 17:30”. Un’abitudine da mettere in pratica ogni giorno, alla stessa ora, che sfrutta un principio fisico chiaro e ignorato da molti. L’idea è tanto semplice quanto efficace: chiudere tapparelle, persiane e tende pesanti al tramonto, per creare una barriera contro il freddo notturno. Ma davvero può fare la differenza? Secondo gli esperti, sì. E non è l’unico gesto utile per risparmiare.
Chiudere tutto al tramonto: ecco perché lo “scudo termico” funziona davvero
Il concetto è supportato anche da ENEA, l’Agenzia nazionale per l’energia, che lo definisce uno dei sistemi più semplici e immediati per evitare la dispersione del calore nelle ore più fredde. Quando il sole cala, tra le 16:30 e le 17:30, l’apporto di luce solare si interrompe e la temperatura esterna scende rapidamente. Lasciare finestre e vetrate esposte in quel momento significa permettere al calore accumulato durante il giorno di svanire in pochi minuti, costringendo i termosifoni a un superlavoro per ristabilire la temperatura.
Basta chiudere le tapparelle e tirare le tende spesse per trattenere all’interno l’aria calda, formando una barriera naturale e gratuita che riduce i consumi. Non si tratta di un trucco da rivista, ma di una strategia basata su principi termodinamici. Le superfici vetrate, se non schermate, diventano ponti di dispersione. Con pochi secondi ogni giorno, si può ridurre il tempo di accensione dell’impianto di riscaldamento e migliorare la temperatura percepita in casa.

Chi ha già adottato questa abitudine segnala un netto miglioramento del comfort serale, anche senza toccare il termostato. È il primo passo verso un’inverno più caldo e bollette più leggere. Ma non è l’unico: la vera efficienza nasce dalla somma di tante azioni quotidiane.
Altri gesti intelligenti per risparmiare sul riscaldamento senza rinunce
Lo “scudo termico delle 17:30” è solo uno dei comportamenti consigliati da ENEA per ottimizzare l’uso dell’energia. Il secondo principio è forse il più semplice da ricordare ma spesso ignorato: tenere il termostato a 19 °C. Ogni grado in più si traduce in un aumento dei consumi del 7%. Questo significa che passare da 19 a 21 gradi può far lievitare la bolletta di oltre il 14%.
È importante anche evitare di tenere accesi i termosifoni quando non si è in casa, oppure durante la notte, se non strettamente necessario. Impostare timer o programmazioni intelligenti consente di avere sempre la temperatura ideale solo dove e quando serve davvero.
Un altro aspetto fondamentale è la manutenzione dell’impianto: una caldaia pulita e radiatori ben sfiatati assicurano una resa migliore con meno energia. Gli interventi sull’involucro della casa, come guarnizioni, paraspifferi o pannelli riflettenti dietro i caloriferi, possono fare la differenza nelle case più datate o esposte.
Infine, l’aria va comunque ricambiata. Ma non a caso: bastano 5 minuti al giorno, nelle ore più calde, per arieggiare senza raffreddare le pareti. E attenzione a non ostruire i termosifoni con mobili, tende o coperte: anche questo compromette la circolazione dell’aria calda e peggiora l’efficienza.
In sintesi, una casa ben gestita non ha bisogno di bollette astronomiche per essere calda e accogliente. Il vero risparmio nasce dalla consapevolezza quotidiana. E comincia da un gesto semplice, ogni giorno, alla stessa ora.
