Raccolta differenziata, arriva la truffa. Bussano alla porta e ti chiedono questo: così ti rubano tutto - ecoblog.it
Si fingono addetti alla raccolta differenziata per entrare in casa, poi rubano oro e contanti: decine di casi in provincia, l’allarme della polizia
Si presentano con modi gentili e finti tesserini, dicono di dover controllare i bidoni ma in realtà puntano ai risparmi di casa: la truffa dell’indifferenziata prende di mira le persone sole e fa leva sulla fiducia nelle istituzioni.
Negli ultimi mesi, soprattutto nelle zone dove sono in vigore nuovi regolamenti sui rifiuti, è tornata a circolare una truffa capace di ingannare anche i più attenti. I truffatori suonano alla porta fingendosi tecnici comunali incaricati di verificare i contenitori della raccolta differenziata. In realtà, sfruttano la scusa per entrare in casa e colpire chi è più vulnerabile, come gli anziani soli. A Piacenza si sono già verificati diversi casi: la polizia ha aperto un’indagine e invita i cittadini a non fidarsi di chi si presenta senza appuntamento, anche se sembra avere un’aria ufficiale.
Il meccanismo del raggiro: finti controlli e furti veloci
Il copione è sempre lo stesso: il primo truffatore si presenta alla porta con un tono professionale, si spaccia per dipendente del Comune e mostra un tesserino falso. Dice di dover controllare il corretto utilizzo del bidone dell’indifferenziata o altri contenitori domestici, sfruttando il clima di attenzione alle regole ambientali. Parla con sicurezza, usa termini tecnici, e trasmette un senso di urgenza: “Dobbiamo verificare subito, ci sono state segnalazioni nella zona”.

Una volta dentro casa, entra in scena un complice, che finge di essere un agente della polizia locale o un tecnico specializzato. Il suo compito è rafforzare l’illusione di un controllo ufficiale e guadagnare piena fiducia. Racconta che in zona si sono verificati furti, che è necessario un rapido controllo dell’abitazione, e chiede di verificare se tutto è al proprio posto. È in quel momento che viene chiesto, con una scusa qualsiasi, di mostrare dove sono custoditi i gioielli o i contanti, magari “per escludere che manchi qualcosa”.
Il furto avviene in pochi secondi, mentre la vittima è distratta. I truffatori individuano i nascondigli, sottraggono gli oggetti e si allontanano con la scusa di completare i controlli altrove. Quando ci si accorge del furto, spesso è troppo tardi. A Piacenza due donne anziane sono state raggirate nello stesso modo, nel giro di pochi giorni. Gli investigatori ritengono che si tratti della stessa coppia di malviventi, già attivi in zona sotto altre false identità: idraulici, tecnici del gas, addetti ai termosifoni.
Perché questa truffa riesce (e come evitarla davvero)
Il successo di questa truffa si basa su due leve psicologiche: la credibilità del contesto e il timore di non essere in regola. Parlare di bidoni della spazzatura in un periodo di cambiamenti normativi abbassa le difese. Le persone, soprattutto gli anziani, tendono a fidarsi quando sentono termini come “verifica”, “Comune”, “controllo differenziata”. Quando poi entra un secondo truffatore travestito da agente, la sceneggiata diventa ancora più credibile.
C’è un altro elemento da non sottovalutare: la solitudine. Molti anziani vivono da soli e sono abituati a ricevere visite da parte di tecnici o addetti comunali, per cui non vedono nulla di strano nella richiesta di accesso. Spesso vogliono mostrarsi collaborativi, educati, disponibili. E proprio per questo diventano facili bersagli.
La Polizia ricorda che nessun tecnico comunale entra in casa senza preavviso, e che i controlli sulla raccolta rifiuti si fanno all’esterno, senza bisogno di accedere all’abitazione. In caso di dubbi, è importante chiamare subito il Comune o le forze dell’ordine. È sempre meglio perdere un minuto in più per una verifica che trovarsi senza risparmi o senza gioielli.
Il consiglio degli esperti è semplice: non aprire mai la porta a sconosciuti, anche se sembrano ufficiali. Non mostrare mai oggetti di valore, non lasciarsi intimidire da toni decisi e non cedere alla fretta. Le truffe più efficaci sono quelle che sembrano banali. E proprio per questo fanno più male.
