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Green Economy

5 milioni di nuovi posti di lavoro verdi entro il 2020 secondo la Ue, occasioni perse in Italia?

L’Europa ha individuato possibilità per 5 nuovi milioni di posti di lavoro verdi con lo sviluppo della Green economy

I green jobs o lavori verdi sono la chiave di volta individuata in Europa per rilanciare sia l’occupazione sia l’economia. Il volano viene definito dalla green economy ma di fatto è sempre economia anche se le risorse sono ripensate in maniera sostenibile. I 2 milioni di nuovi posti di lavoro dunque si declinano nel settore dell’implementazione dell’efficienza energetica mentre 3 milioni di posti di lavoro arrivano dalle energie rinnovabili. Due gli assi su cui si svilupperanno: le eco-industrie e la riconversione sostenibile delle industrie tradizionali. Peraltro a contribuire alla nascita del lavoro proprio gli obiettivi 20-20-20.

Ma in Italia le potenzialità della green economy sembrano siano sottovalutate. Infatti, manca completamente la promozione della domanda di lavoro nelle eco-industrie, ossia in tutte quelle realtà industriali che operano dalla gestione dei rifiuti, alle acque reflue, alle materie prime rinnovabili. Manca anche una adeguata formazione per garantire lavoro per fasce di competenza, se è per questo.

Mancano nelle eco-industrie europee, invece, secondo un recente studio elettricisti, operai addetti al montaggio di pannelli isolanti e anche operai addetti alla realizzazione di lamiere e questa mancanza è maggiore la dove le eco-industrie sono più specializzate come in Germania, Olanda e regno Unito.Infine anche incentivi andrebbero messi a punto per invogliare le donne a entrare in questi settori lavorativi tra cui scienze fisiche, ingegneria e edilizia.

L’Italia, però, a parte generici discorsi politici sembra decisamente distante da questi suggerimenti e ne ha recepiti una piccolissima parte per la serie: occasioni perse.

Via | Arpat-Toscana

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