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Cronaca ambientale

Incendi in Portogallo: 94 mila ettari di bosco distrutti dalle fiamme

Bruciata un’estensione boschiva pari a cinque volte la superficie di Milano e superiore alle province di Biella e La Spezia 

Gli incendi che da un mese sconvolgono il Portogallo non danno tregua alle forze dei vigli del fuoco costrette a rincorrere in tutto il Paese la follia dei piromani. L’ultimo dato proveniente dall’Instituto de Conservación de la Naturaleza y de los Bosques parla di 94mila ettari di bosco in fiamme, una superficie superiore a quella delle province di Biella e Gorizia e cinque volte l’estensione territoriale del comune di Milano.

Soltanto nel 2003, 2004, 2005 e 2010 le aree avvolte dalle fiamme furono superiori. Il caldo e l’assenza di pioggia, d’altronde, sono i principali alleati dei piromani e il peggior nemico dei pompieri. Le autorità hanno dovuto chiedere aiuto ai mezzi aerei di Spagna, Francia e Croazia per far fronte ala situazione di emergenza. Dopo essere riusciti a spegnere l’incendio nella Serra de Caramulo, nel centro del Portogallo, ora il fronte sembra essersi spostato al Nord, nelle regioni al confine con la Galizia o a Viana do Castelo dove 200 pompieri stanno lottando con i roghi in località Caminha, coadiuvati da un elicottero e tre aerei.

Il Governo ha creato un protocollo di aiuto per i municipi maggiormente colpiti. Sono già cinque i pompieri morti nel mese di agosto nel tentativo di spegnere le fiamme, fra questi tre facevano parte dei corpi volontari. Più di 50 persone sono state arrestate fra cui molti minorenni. Se il 2013 verrà ricordato come uno degli anni più terribili, gli esperti segnalano che nel 2003 e nel 2005 bruciarono, rispettivamente, 450mila e 300mila ettari di area boschiva, un tributo salatissimo alla follia degli incendiari che ogni anno seminano il panico in tutto il territorio lusitano.

Incendi Portogallo - Foto Davide Mazzocco

Via | Siglo 21

Foto | Davide Mazzocco

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