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Rifiuti

Rifiuti di Roma, rinviato il voto sull’anagrafe pubblica dei rifiuti

In Aula Giulio Cesare, al Campidoglio di Roma, consiglio straordinario su Ama e rifiuti: Roma continua a tirare a campare

E’ stata una seduta piuttosto caotica e piena di polemiche, quella dell’Assemblea Capitolina di ieri sera, conclusa con un nulla di fatto: una seduta straordinaria avente come argomento principe la gravosa questione dei rifiuti a Roma, ed avente come testo all’ordine del giorno la delibera sull’anagrafe dei rifiuti.

La seduta si è conclusa con un nulla di fatto tra maialini di plastica e Peppa Pig, con la seduta ed il voto rinviati al 4 febbraio prossimo ed affermazioni piuttosto imbarazzate dell’assessore all’ambiente Estella Marino, che piccata a destra e a manca sulla questione rifiuti (polemica aggravata dai recenti arresti e dalle rivelazioni shock nell’inchiesta della magistratura romana) ha tentennato, sviato e, nella sostanza, chiarito ben poco di come l’amministrazione di centrosinistra intenda affrontare la questione.

“Stiamo condividendo con associazioni ambientaliste e varie associazioni locali che lavorano sul tema del riciclo e del riuso, guardando alle realtà realizzate in Italia, la realizzazione dei centri del riuso che intercettino gli oggetti che possono essere riparati, riadattati e che possono svolgere ancora le loro funzioni prima che diventino rifiuti. […] E’ necessario rafforzare le misure in materia di prevenzione e di riduzione e gli impianti ambientali della produzione e della gestione dei rifiuti. Il recupero dei rifiuti deve essere incoraggiato al fine di preservare le risorse naturali.”

Sulla differenziata l’assessore è però caduta, cercando da un lato di minimizzare lo scandalo mescolamento sollevato di recente (ma antico forse quasi come la città stessa) e dall’altro di scrollarsi ogni responsabilità spiegando come il problema della differenziata derivi dalla gestione criminogena (e criminale secondo la procura di Roma) di Manlio Cerroni, che ostacolava la raccolta differenziata e la sua diffusione per meri interessi personali.

C’è da chiedersi come mai l’assessore non lo abbia denunciato nei mesi scorsi, magari appena insediata. Nel frattempo però il caos in Aula ha permesso il rinvio dell’unico atto utile a creare un primo solco di chiarezza e legalità, quello sull’anagrafe pubblica dei rifiuti (delibera che potete leggere per intero nella pagina seguente).

“L’Assemblea Capitolina nella seduta odierna dedicata specificamente al tema dei rifiuti non ha iniziato l’esame dei documenti previsti dall’ordine dei lavori esaurendo il tempo previsto con il dibattito generale sulla comunicazione dell’assessore Estella Marino. Se – come ha in parte confermato in aula l’on. Tredicine annunciando di aver depositato oltre cento emendamenti alla proposta di delibera che istituisce l’ “Anagrafe pubblica dei rifiuti” – ci dovesse essere un comportamento ostruzionistico nei confronti di questa proposta di iniziativa consiliare unanimemente condivisa e condivisibile sarebbe davvero un autogol per l’opposizione. L’ “Anagrafe dei rifiuti infatti” è per definizione uno strumento di controllo e di trasparenza sull’intero ciclo dei rifiuti, nonché sull’azione dell’amministrazione e dell’azienda che gestisce il servizio. E’ quindi uno strumento che dovrebbe essere estremamente gradito all’opposizione, oltre che utile a tutti i cittadini. La pubblicazione di tutti i dati qualitativi e quantitativi relativi alle varie fasi del ciclo rappresenterebbero l’inizio della svolta rispetto al “sistema Cerroni” che della falsificazione di quei dati pare abbia fatto una prassi ricorrente.”

hanno scritto in una dichiarazione congiunta il consigliere comunale Riccardo Magi ed il membro della Direzione di Radicali Italiani Massimiliano Iervolino (che quella delibera l’hanno ideata, scritta e partorita), che pure hanno sottolineato come gli unici in Aula ad aver avuto un atteggiamento proattivo in materia rifiuti siano stati gli esponenti del M5s.

Nel frattempo si sono insediati i nuovi vertici di Ama, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti in città: polemica subito rifiorita per colpa di Ivan Strozzi, nuovo manager nominato dalla giunta Marino indagato dalla Procura di Patti, in provincia di Messina, per traffico illecito di rifiuti, inadempimento di contratti in pubbliche forniture e frode in pubbliche forniture, come ex-amministratore delegato di Enia Spa (azienda multiservizi che operava a Parma, Reggio Emilia e Piacenza, trasformata oggi in Iren).

Il testo della delibera

ART. 1
(Produzione di rifiuti solidi urbani)
Per il Comune di Roma sono resi pubblici annualmente:
la produzione di rifiuti solidi urbani (in tonnellate/anno);
la produzione pro-capite di rifiuti solidi urbani (in Kg/abitante/anno).

ART. 2
(Raccolta differenziata)
Per il Comune di Roma sono resi pubblici annualmente:
le modalità mediante le quali viene effettuata la raccolta differenziata nei singoli municipi della città
l’esistenza di convenzioni con i consorzi del sistema CONAI;
la percentuale di raccolta differenziata totale;
la percentuale di raccolta differenziata da secco;
la percentuale di raccolta differenziata da umido;
i quantitativi effettivamente destinati al recupero di ogni frazione omogenea ottenuta dalla raccolta differenziata (in particolare carta, plastica, vetro, verde, organico e metalli) espressi come percentuale sul totale della raccolta per abitante/anno (in kg).
Rispetto alla quantità totale di materia (in tonnellate/anno) raccolta in maniera differenziata nel Comune di Roma sono resi pubblici annualmente:
la quantità di secco convertita in materie prime seconde;
la quantità di umido convertita in compost;
la quantità di secco e di umido conferite in discarica;
le quantità di secco incenerite;
le quantità di secco e di umido smaltite in altri modi.

ART. 3
(Impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi urbani)
Sul sito del Comune di Roma vengono pubblicate ogni sei mesi le seguenti informazioni e dati sull’impiantistica presente:
piattaforme per il conferimento dei materiali raccolti in maniera differenziata: ubicazione, proprietà. autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a); convenzionamento con uno o più Consorzi dei materiali;
impianti di selezione del multi materiale: ubicazione, proprietà. autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a);
impianti di recupero; CARTA: cartiere e aziende di commercio carta da macero; PLASTICA: aziende di produzione granuli, scaglie o prodotti in plastica, recuperatori di energia; VERDE: compostatori, pannellifici, lavorazione del legno; ORGANICO: compostatori; VETRO: vetrerie e aziende lavorazione sabbie di vetro; METALLI: fonderie e aziende di commercio materiali di recupero;
impianti di trattamento meccanico biologico, ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati. Capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a). La quantità (t/a) di FOS (frazione organica stabilizzata) e di Css (combustibile solido secondario) e/o Cdr (combustibile derivato da rifiuti) prodotta da ogni impianto e la percentuale inviata in discarica per quanto riguarda la FOS e all’incenerimento o in discarica per quanto riguarda il Css/Cdr.
impianti di compostaggio, ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati. Capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a). Quantità (t/a) di compost realmente utilizzato per i fini predisposti e quello conferito in discarica
Per ogni ulteriore tipo di impiantistica atta al trattamento di rifiuti solidi urbani indifferenziati sono riportate le seguenti informazioni: ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, quantità (t/a) e qualità del prodotto in input ed in output.

ART. 4
(Impianti per il recupero energetico)
Sul sito del Comune di Roma vengono riportate ogni sei mesi le seguenti informazioni e dati sull’impiantistica presente:
per gli inceneritori: ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a); totale input impianto (t/a) diviso per provenienza; produttività energetica, quantità di scorie prodotte. I valori delle emissioni prodotte da questi impianti sono disponibili in continuo sul portale del Comune di Roma.
ART. 5
(Discariche)
Sul sito del Comune di Roma vengono riportate ogni sei mesi le seguenti informazioni:
numero di discariche, ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità autorizzata e capacità residua disponibile (t/a) quantità di materiale ricevuto annualmente distinto per tipologia (t/a).
Rispetto al materiale ricevuto annualmente, questo è suddiviso per: indifferenziato (tal quale), FOS (frazione organica stabilizzata), residui di incenerimento/gassificazione (scorie), CDR, scarti da raccolta differenziata ed altro.
ART. 6
(rifiuti trattati, inceneriti e smaltiti fuori Roma)
Ogni sei mesi vengono rese pubbliche le quantità e le tipologie di rifiuti che vengono trattate, incenerite e smaltite fuori Roma, si rendono noti anche i costi di tali operazioni.
ART. 7
(Tariffe, crediti, tasse)
Sono rese pubbliche le tariffe, divise per impianto, per tonnellata di RSU trattata o conferita in discarica. In particolare si fa riferimento a quelle degli impianti di: trattamento meccanico biologico, tritovagliatura, compostaggio, selezione del multi materiale, incenerimento; nonché del conferimento in discarica.
Sono rese pubbliche le situazioni debitorie dell’Ama nei confronti delle aziende pubbliche e/o private che si occupano nel territorio di trattamento e/o di smaltimento dei RSU.
ART. 8
(Pubblicazione dei dati)
1. Il Comune di Roma deve rendere gratuitamente disponibili ed accessibili i dati, di cui alla presente delibera, formati, o comunque trattati, in modalità digitale e in almeno un formato aperto, ovvero resi accessibili pubblicamente e documentati esaustivamente.
I dati devono altresì essere:
a) completi: devono essere accessibili tutti i dati, eccetto quelli che sono soggetti e valide restrizioni di riservatezza e sicurezza;
b) primari: i dati sono raccolti alla fonte, con il massimo livello possibile di dettaglio, non in forme aggregate o modificate;
c) tempestivi: i dati sono resi pubblici tanto velocemente quanto è necessario per preservarne il valore;
d) accessibili: i dati sono disponibili al più ampio numero di utenti per la più ampia varietà di scopi;
e) leggibili dai computer: i dati sono strutturati per consentire di essere processati in modo automatico;
f) non discriminatori: i dati sono disponibili a chiunque, senza necessità di registrazione;
g) non proprietari: i dati sono disponibili in un formato sul quale nessuna entità ha esclusivo controllo;
h) liberi: l’uso e il riuso dei dati non è soggetto ad alcuna restrizione derivante da copyright o brevetto.
2. La pubblicazione è effettuata, a cura del Comune di Roma, in un’apposita sezione del sito internet istituzionale. Gli Enti interessati sono tenuti a fornire al comune i dati di cui al comma 1 del presente articolo con cadenza mensile.

ART. 9
(Riutilizzo dei dati pubblici)
1. Tutti i cittadini e le imprese hanno diritto ad accedere e riutilizzare i dati pubblici di cui alla presente delibera. Le licenze con cui i dati vengono resi disponibili devono sempre consentire la più ampia e libera utilizzazione gratuita, anche per fini commerciali e lucrativi.

ART. 10
(Responsabilità e monitoraggio)
1. I dirigenti rispondono dell’osservanza ed attuazione delle disposizioni di cui alla presente delibera ai sensi e nei limiti degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
La mancata pubblicazione dei dati in almeno un formato aperto è comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti.
2. Il Presidente della Giunta comunale o l’Assessore delegato per materia riferisce annualmente al Consiglio comunale sullo stato di attuazione della presente delibera; a tal fine, viene redatto un rapporto annuale che viene pubblicato nella pagina iniziale del sito del comune di Roma.

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