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Cronaca ambientale

Sochi 2014: con 7 discariche illegali le Olimpiadi in Russia vincono la medaglia del greenwashing

Le Olimpiadi di Sochi in Russia alla data di aperture dei giochi il prossimo 7 febbraio passeranno alla storia per lo spreco di denaro spreco e del danno ambientale con 7 discariche abusive

Le Olimpiadi invernali di Sochi passeranno alla storia per essere state probabilmente le più costose e le più sprecone anche in termini ambientali. Una anticipazione ci viene data dall’intervista su Outdoorblog di Alberto Puliafito direttore di Blogo.it a Aleksandr Valov attivista russo proprio a Sochi in merito ai danni ambientali prodotti dalla costruzione di grandi opere legate alle Olimpiadi.

Qualche giorno fa Al Jazeera e AP hanno portato alla luce le battaglie degli ambientalisti non solo locali ma legati ai grossi movimenti come Greenpeace, che ovviamente in questa circostanza hanno iniziato le loro attività di divulgazione e informazione. On line a fornire la rendicontazione dei disastri anche il blog di Aleksei Navalny che milita nell’opposizione in Russia.

Quando la Russia ha presentato la sua candidatura per ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2014 ha promesso di seguire le norme della di bioedilizia e la politica dei ” rifiuti zero “. Ma all’apertura dei Giochi invernali il prossimo 7 febbraio a apparire sul medagliere ci saranno 7 discariche abusive e ecosistemi stravolti che porteranno la Russia a aggiudicarsi la medaglia d’oro del greenwashing. Infatti le Olimpiadi di Sochi si apprestano a essere ricordate come i giochi più costosi della storia con i 51 miliardi di dollari di investimenti e senza dubbio anche una delle più distruttive: cinquemila ettari di foreste incontaminate sono state abbattute, mentre le zone umide che fungevano da importanti scali per gli uccelli migratori sono stati riempiti e scarichi di rifiuti minacciano lo spartiacque che alimenta nel Mar Nero. Sebbene sia vietato costruire all’interno di parchi nazionali in Russia, questo regolamento è stato invertito in modo da fare spazio a alcune strutture per i giochi, a alberghi e strade.

I progetti di costruzione hanno anche lasciato i cittadini di Sochi nei guai, con una carenza di forniture elettriche frequenti, cedimento del terreno , inondazioni e inquinamento diffuso. Mentre il sindaco di Sochi ha applaudito al nuovo negozio di Louis Vuitton come un simbolo del progresso le comunità vicine vivono senza acqua corrente e alcune sono stati tagliati fuori dalla città da un autostrada costata 635 milioni di dollari come riporta Associated Press:

I residenti di Akatsy hanno vissuto per anni senza acqua corrente o fognature poiché i cantieri per le costruzioni per i Giochi invernali del 2014 ha reso la loro vita più miserabile

Gli abitanti nel villaggi nei pressi di Sochi lamentano la caduta della qualità della vita a causa dei cantieri destinati ai giochi olimpici. Nel villaggio di Akhshtyr , i residenti lamentano una discarica illegale gestito da un imprenditore delle Olimpiadi che ha sporcato l’aria e un torrente che alimenta la rete idrica Sochi; i rifiuti da un’altra discarica abusiva nel villaggio di Loo sono finiti in un ruscello che sfocia nel Mar Nero già inquinato. Ma non basta: alcuni imprenditori russi hanno acquistato recentemente due orche per esporle in un acquario a Sochi durante le giornate delle Olimpiadi il tutto in controtendenza con la chiusura dei delfinari che si sta realizzando in Europa e Stati Uniti dopo la presentazione del documentario Blackfish.

La Russia non vuole che si pensi a tutto questo e ha adottao un consistente giro di vite sulle attività di chi fa informazione e mentre pubblicizzava il rilascio delle Pussy Riot o degli attivisti di Greenpeace per la campagna Arctic ecco che ci sono stati interventi sugli attivisti locali come Evgeny Vitishko membro dell’ Environmental Watch on North Caucasus (EWNC) che ha apertamente criticato lo sviluppo di Sochi. Vitishko è appena stato condannato a trascorrere tre anni in una colonia penale e al suo gruppo è stato imposto di sospendere le attività. Al Jazeera riferisce:

Vitishko che nega tutte le accuse e resta libero in attesa dell’ appello, è stato accusato di aver violato il coprifuoco imposto dopo che era stato condannato a libertà vigilata nel 2012. Un altro membro del gruppo è stato condannato, lo zoologo Suren Gazaryan fuggito in Estonia dove gli è stato concesso l’asilo politico.

Nel frattempo in Russia spiegano che per ogni albero abbattuto ne saranno ripiantati cinque e che gli animali sono stati o trasferiti durante i lavori o sostituiti e che tutto il progetto è seguito da alcune ONG. Ma come ha spiegato un attivista:

Non possiamo ripristinare un ecosistema. Abbiamo perso un territorio per il futuro.

Via | Grist

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