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Energia

Obama in Italia rilancia sulla crisi in Ucraina e promette lo shale gas dagli Usa

Barack Obama incontra Papa Francesco e il premier Matteo Renzi a cui ricorda tra le tante cose l’occasione di poter aprire le frontiere allo shale gas americano, proprio ora che con l’Ucraina si mette male

Barack Obama nella sua giornata romana ha fatto tantissime cose: ha incontrato Papa Francesco, il Presidente Giorgio Napolitano e il premier Matteo Renzi. Ma nella sostanza Obama chiede all’Italia e all’Europa di diversificare le sue fonti di approvvigionamentoe anzi promette anche che porterà lo shale gas americano, ovvero il metano estratto con la fratturazione idraulica e con l’uso di solventi altamente inquinanti che restano intrappolati nelle viscere della terra. La questione viene discussa a Roma poiché la maggior parte del gas che noi usiamo arriva proprio dall’ucraina, ossia il 30%; ma noi abbiamo anche la Sicilia che affaccia propriosul Nordafrica e a Gela termina il Green Stream, ossia il gasdotto che dalla Libia porta il gas in Italia. Quindi se facciamo i bravini con le installazioni delle antenne Muos, il Presidente Obama ci aiuterà con i collegamenti con i Nordafrica. Infatti, proprio in questi giorni Fulvio Scaroni ceo Eni è negli Usa per discutere di questioni energetiche.

Il primo leader europeo a dirsi disponibile a acquistare shale gas americano è stata Angela Merkel che ha un po’ battuto tutti sul tempo e anche perché trascorsa l’estate sarà necessario avere in casa tedesca sufficienti scorte di carburanti. In Italia siamo un po’ più lenti a recepire forse per le pressioni russe e i tanti accordi commerciali che abbiamo e che sono forse un deterrente a un tale accordo, che come ha precisato Obama, sarà comunque più facile da inquadrare una volta che l’accordo TTIP sarà stato ratificato.

Ma

Foto | no Muos Roma@Facebook

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