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Processo Eternit in Cassazione: udienza fissata per il 19 novembre

L’udienza alla Suprema Corte di Cassazione porrà fine a un percorso iniziato quarant’anni fa, con le prime rivendicazioni sulla sicurezza sul luogo di lavoro dei sindacalisti di Casale Monferrato

Il processo Eternit arriva all’ultimo atto, all’udienza fissata per il 19 novembre alla Suprema Corte di Cassazione di Roma che potrà confermare o rigettare il verdetto dell’appello espresso lo scorso 3 giugno dal Tribunale di Torino. Undici mesi fa l’appello si era concluso con la condanna dell’imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny a 18 anni di reclusione per disastro ambientale doloso e omissione dolosa di misure di sicurezza.

Nell’ambito del processo d’appello i risarcimenti erano stati fissati in 30,9 milioni di euro per il Comune di Casale Monferrato, in 20 milioni di euro per la Regione Piemonte, in 350mila euro per la Regione Emilia Romagna, in 100mila euro per la Afeva, in 5 milioni di euro per l’Asl di Alessandria, più le provvisionali per i singoli, per altri comuni interessati e per i singoli.

L’Afeva (Associazione Familiari Vittime Amianto) che ha coordinato le parti civili che hanno preso parte ai due gradi di giudizio attende con fiducia la conclusione di un lungo cammino iniziato quarant’anni fa, con le rivendicazioni dei sindacati casalesi relative alla sicurezza sul luogo di lavoro, proseguito con il processo iniziato nell’aprile 2009 e concluso nel febbraio 2012, quindi con l’appello del giugno 2013:

La lotta per il pieno raggiungimento della giustizia per tutte le vittime, della bonifica e della ricerca sanitaria per sconfiggere il mesotelioma, deve ancora vedere la straordinaria partecipazione degli ammalati, famigliari e cittadini.

Le autorità di Governo e tutte le Istituzioni devono considerare molto più concretamente il proprio ruolo in proposito, cioè quello di non lasciare le vittime da sole in questo immane impegno civile.

I morti per amianto in Italia sono 4000 all’anno, 50 di questi a Casale Monferrato, di gran lunga la località maggiormente interessata dal fenomeno.

Foto © Getty Images

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