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Cronaca ambientale

David Cameron preso di mira da Greenpeace, la sua casa di campagna ospita il fracking

La casa di campagna di David Cameron premier del Regno Unito

La casa di campagna di David Cameron nell’Oxfordshire è stata trasformata in un cantiere per il fracking da un gruppo di attivisti di Greenpeace, come segno di dissenso in merito alle nuove leggi che spianano la strada alla fratturazione idraulica nel Regno Unito. La protesta è accompagnata anche da una petizione da firmare online.

La protesta è stata sospesa qualche minuto fa dalla polizia che ha intimato gli attivisti di lasciare la casa essendo una proprietà privata.

La protesta è stata comunque pacifica e prettamente simbolica e ha visto gli attivisti provvisti di elmetti e giubbini di riconoscimento apporre sul cancello anteriore dell’edificio un cartello con su scritto:

Ci scusiamo per gli eventuali disagi per il fracking sotto casa

e hanno cercato di i consegnare un assegno gigante di 50 sterline, pari all’indennità disposto per pagare i proprietari di casa e terrieri per lasciare campo libero alle imprese di perforare sotto il loro suolo.

Spiega Greenpeace UK:

Il fracking – o fratturazione idraulica – è un processo distruttivo e sporco che usa una miscela di acqua, sabbia e sostanze chimiche per rompere le rocce e far rilasciare il gas intrappolato. Nonostante la retorica di Cameron, sappiamo che il fracking non aiuterà coloro che hanno bisogno di carburanti e sappiamo che le emissioni di gas di scisto peggioreranno i cambiamenti climatici. Gli scienziati dicono che i due terzi di tutte le riserve di combustibili fossili accertate devono rimanere nel terreno se vogliamo evitare i cambiamenti climatici catastrofici. Il boom del fracking minerebbe la crescita delle energie rinnovabili nel Regno Unito e lascerebbe nei nostri villaggi camion e impianti di perforazione per gli anni a venire.

Via | The Telegraph, Greepnpeace UK
Foto | Greenpeace UK @Twitter

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