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Agricoltura

Russia, Putin fa la guerra del cibo e blocca l’agroalimentare dalla Ue e Usa

Stop alle importazioni in Russia dell’agroalimentare proveniente dalla Ue, lo ha deciso Putin in risposta alle sanzioni sollevate dall’Europa

Vladimir Putin ha vietato l’importazione di prodotti agricoli da paesi che hanno imposto sanzioni alla Russia per la recente risoluzione della Ue intervenuta contro la guerra in Ucraina. Ai funzionari del governo russo è stato chiesto di redigere un elenco dei prodotti agricoli e materie prime europee che saranno vietati o limitati per un massimo di un anno, secondo il decreto pubblicato sul sito del Cremlino. Non sono state specificate le classi di alimenti ma un funzionario avrebbe riferito al quotidiano Vedomosti che l’elenco dovrebbe includere carne, frutta e verdura, ma non vino o alimenti per bambini.

Nel decreto sono riconosciuti gli eventuali costi sostenuti dai consumatori per il divieto di importazione e dunque sono anche indicate misure volte a stabilizzare i mercati delle materie prime e impedire l’aumento dei prezzi alimentari.

L’agroalimentare Made in Italy è particolarmente sensibile a questo divieto considerato che nel 2013 il 10% delle esportazioni totali sono andate proprio in Russia. Prime a farne le spese proprio le pesche per cui il comparto in questa annata versa in un paurosa crisi portata anche all’attenzione europea. Fuori dunque dagli scaffali dei supermercati russi la pasta, l’ortofrutta, la carne e le specialità dell’agroalimentare Made in Italy.

Il divieto di importazione è la conseguenza della minaccia di ritorsioni avanzate dal primo ministro della Russia, Dmitry Medvedev, in risposta alla sospensione dei voli per la compagnia aerea Aeroflot.

Si è passati dunque alla guerra del cibo tanto che già nei giorni scorsi le autorità per la sicurezza alimentare russe hanno vietato l’importazione di frutta e verdura polacca, mentre cheeseburger e frullati di McDonald sono sotto inchiesta di agenzia per la protezione dei consumatori. Il divieto di importazione colpirà tutti i paesi dell’UE e gli Stati Uniti, che la scorsa settimana hanno intensificato l’azione destabilizzante contro la Russia.

La Russia è il secondo più grande mercato europeo per cibo e bevande ed è stato un importante consumatore di carne di maiale polacca e frutta e verdura olandese. Le esportazioni di prodotti alimentari e di materie prime verso la Russia sono pari a € 12,2 miliardi (£ 9,7 miliardi) nel 2013, dopo diversi anni di crescita a due cifre.

La Russia ha vietato il maiale dell’UE a inizio anno e durante l’escalation della crisi ucraina tagliando il 25% di tutte le esportazioni europee di carne di maiale tanto che la Commissione europea ha annunciato perdite significative per gli allevatori. Tagliate fuori dall’economia europea anche le banche di proprietà statale, mentre le imprese della difesa e dell’energia non potranno più importare attrezzature occidentale hi-tech.

Via | The Guardian

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