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Cronaca ambientale

Vesuvio, la Zona rossa sarà estesa anche ai Campi Flegrei

Anche i Campi Flegrei entrano nella Zona rossa del Vesuvio, ovvero in quell’area a alto rischio a causa del vulcano partenopeo

I Campi Flegrei (vulcano a più camini) e l’area vulcanica circostante ovvero la zona che ricade sotto i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano, una piccola parte di di Giugliano, Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero e Chiaiano, e una una piccola zona del quartiere San Ferdinando saranno incluse nella Zona rossa, ovvero quell’aerea a alto rischio a causa degli effetti che una esplosione vulcanica del Vesuvio o l’attività dei Campi Flegrei potrebbe generare verso gli abitanti e l’ambiente.

Ne hanno parlato oggi alla Regione Campania di questa ennesima, nuova ridefinizione della Zona rossa che a mano a mano si allarga sempre più, Franco Gabrielli, Capo della Protezione Civile, l’assessore alla protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza; Giuseppe De Natale direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Tommaso Sodano vicesindaco di Napoli facente funzioni di sindaco, Vincenzo Figliolia sindaco di Pozzuoli; sindaco di Bacoli, Francesco Paolo Iannuzzi sindaco di Monte di Procida;i Commissari straordinari dei Comuni di Quarto, Silvana Macchiarella, e Giugliano, Luigi Colucci con l’Assessore alla Protezione civile di Marano, Gennaro Ruggero e i rappresentanti della Prefettura e della Provincia di Napoli. Eh già, perché il Vesuvio è sempre più studiato. E più si studia e più gli scienziati capiscono quanto la sua azione possa essere devastante. E infatti alla base dell’allargamento della Zona rossa fino al vulcano dei Campi Flegrei ci sono stati proprio nuovi studi scientifici e le valutazioni della Commissione Grandi rischi. La proposta è stata elaborata dal Dipartimento della Protezione civile d’intesa con la Regione Campania.

Infatti, il Vulcano dei Campi Flegrei è in stato di attenzione dal 2012 sebbene nell’ultimo periodo attraverso le reti di monitoraggio non siano state ravvisare significative variazioni nei parametri, chimici, sismici e geochimici del suolo e della sua deformazione. Ha spiegato il Prefetto Franco Gabrielli:

Vorrei che si comprendesse che oggi non è stato presentato nulla a scatola chiusa. È stato un ulteriore importante passaggio del percorso volto all’aggiornamento del piano di emergenza ai Campi Flegrei, come fatto anche per il Vesuvio. Voglio sottolineare l’approccio estremamente positivo e propositivo di tutti i partecipanti, soprattutto dei sindaci: ho avuto la sensazione che l’intero sistema sia orientato a remare nella stessa direzione, nell’interesse dei cittadini.

La prossima riunione è fissata per il 30 novembre data entro cui i Comuni interessati dovranno inviare alla Regione le loro osservazioni nel merito dei nuovi confini della Zona rossa.

Dunque a questo punto è da aggiornare la carta del Piano di evacuazione che prevede a questo punto, in caso di emergenza l’evacuazione di circa 800 mila persone.

Via | Protezione Civile

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