Seguici su

Inquinamento

Rifiuti di Roma, il Parlamento Europeo: “revoca dei poteri commissariali”

Il Parlamento Europeo approva la relazione della Commissione Petizioni sulla gestione dei rifiuti nel Lazio

Il Parlamento Europeo ha approvato oggi la relazione stilata dalla Commissione Petizioni dell’Unione Europea in merito alla missione di ottobre per monitorare e rendere conto della situazione rifiuti in Lazio e Campania.

Vi abbiamo parlato delle criticità contenute nella relazione della Commissione proprio pochi giorni fa, sottoponendo ad una breve analisi l’intero documento; oggi il Parlamento Europeo fa un passo avanti:

il Parlamento chiede l’immediata revoca dei poteri conferiti al commissario straordinario attraverso l’utilizzo dello strumento della legislazione di emergenza, visto che tale posizione si è rivelata inadeguata alle necessità di un’appropriata gestione dei rifiuti.

rigettando inoltre ogni possibile proroga di Malagrotta ed ogni possibile nuova discarica a Riano, Pian dell’Olmo e a Monti dell’Ortaccio.

La revoca del commissariamento viene chiesta dal Parlamento Europeo

soprattutto in ragione delle sue priorità a breve termine e di scarsa portata, laddove sarebbe invece necessario fronteggiare temi sostanziali che costituiscono un problema di medio e lungo termine più ampio e strutturale.

Secondo il Parlamento il ruolo ed i poteri del commissario straordinario nel Lazio sono completamente inadatti alle esigenze del territorio ed ai problemi che affronta la popolazione, considerando anche il fatto che la pubblica amministrazione nel Lazio non è stata esattamente esempio di virtuosità negli ultimi 30 anni.

Secondo l’Europarlamento lo stato d’emergenza è controproducente e criminogeno, vista la

flagrante violazione di molti aspetti della legislazione dell’Ue in materia di rifiuti.

Il Parlamento Europeo ravvisa, grazie al lavoro della Commissione, una sequela di politiche gestionali sui rifiuti attuate, nel Lazio

senza agire sulle gravi conseguenze cumulative di una politica dei rifiuti completamente inadeguata dove l’intera ‘politica dei rifiuti’ equivaleva alla ‘politica delle discariche’ ogni volta che si trovava un sito conveniente. […] questo ignorando le conseguenze sociali e ambientali e, soprattutto, lasciando tale politica ampiamente nelle mani di un’unica, volenterosa, società privata del settore.

Per questo motivo, come vi avevamo anticipato noi di Ecoblog il 16 febbraio, i parlamentari europei si erano espressi in modo contrario alla realizzazione di nuove discariche. Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, in un comunicato stampa, ha spiegato:

La relazione della Commissione, approvata oggi dal Parlamento Europeo, descrive una situazione che è stata superata dal decreto ministeriale del 3 gennaio. […] decreto è basato sul principio della responsabilità delle amministrazioni che devono assicurare ordinariamente il rispetto delle leggi in linea con gli obiettivi, stabiliti dal “Patto per Roma”, di aumentare progressivamente la raccolta differenziata e il recupero dei rifiuti, riducendo drasticamente il conferimento in discarica. Inoltre il decreto prevede che, in base alla legge, venga esercitato potere sostituivo nei confronti delle amministrazioni che non attueranno quanto stabilito per il completo e pieno rispetto delle leggi e delle direttive europee in materia di gestione dei rifiuti.

Il ministro ha inoltre ricordato che proprio il decreto approvato a gennaio non prevede nuove discariche. Sul Patto per Roma la Commissione Petizioni si è detta effettivamente compiaciuta, pur ribadendone alcuni aspetti degni di miglioramento (lo stabilire misure di responsabilità concrete per il raggiungimento degli obiettivi).

Sul tema discariche, Clini ha dichiarato:

il Tar del Lazio ha bloccato il programma degli interventi finalizzato al recupero e alla riduzione del conferimento in discarica, con motivazioni che non hanno alcun riferimento alle leggi in vigore e alle direttive europee. L’ordinanza del Tar rischia di autorizzare di fatto la continuazione del conferimento nella discarica di Malagrotta di rifiuti non trattati ed espone l’Italia e Roma al rischio di provvedimenti europei dal tono ben diverso da questa relazione della Commissione per le Petizioni.

Il ministro ha per questo motivo incaricato nuovamente il Nucleo Ecologico dei Carabinieri (NOE) di accertare l’effettiva capacità di trattamento e recupero dei rifiuti negli impianti di Roma, confermando di non avere alcuna intenzione di prorogare nuovamente Malagrotta.

Via | Ministero dell’Ambiente

Ultime novità