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Nuova Sars: in Francia morto il primo paziente europeo

Le ricerche sull’NCoV bloccate a causa dei brevetti sulle sequenze geniche

La Direzione generale della Sanità francese ha annunciato il decesso del primo paziente europeo ricoverato per la nuova Sars. Ricoverato in ospedale il 23 aprile scorso dopo essere rientrato da un viaggio a Dubai, all’uomo era stata diagnosticata una contaminazione da Coronavirus lo scorso 7 maggio. Lunedì scorso il virus della Sars, i cui primi focolai sono stati segnalati in Arabia Saudita, ha ucciso una donna anziana che sarebbe la diciottesima vittima della malattia.

L’OMS sta cercando di capire quale sia l’origine del virus che è parente della Sars ma più simile a un ceppo trovato nei pipistrelli.

La differenza fra la Sars di dieci anni fa e l’NCoV anche noto come Mers (Middle-East Respiratory Syndrome) è (anche) nel tasso di mortalità passato dal 10 al 50% e in quello di contagiosità che in uno stesso periodo-campione è passato da 8100 contagi a 44. Insomma la Mers è meno contagiosa ma maggiormente letale.

Negli scorsi giorni Ziad Memish, vicemiinistro della sanità saudita, ha lanciato una pesante accusa nei confronti di alcuni virologi che avrebbero brevettato il virus impedendo ad altri di studiarlo.

A brevettare il virus sono stati Albert Osterhaus e Ron Fouchier, entrambi ricercatori presso l’istituto olandese Erasmus. I due si sono difesi dicendo che la certezza sulla proprietà intellettuale è presupposto necessario per interessare le case farmaceutiche per la produzione di vaccini e antivirali e affermando che le informazioni sul virus sono state condivise con più di 40 laboratori nel mondo. E così anche nella lotta contro il tempo per scongiurare il rischio della pandemia globale si inseriscono gli ostacoli della burocrazia.

Via | France 24

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