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Monopattini amici dell’ambiente: un’analisi completa della loro diffusione

monopattino

Il monopattino è un veicolo molto “amico” dell’ambiente, un mezzo totalmente privo di emissioni inquinanti che sa garantire molteplici vantaggi sia a chi lo utilizza che all’ecosostenibilità a livello generale.

Questi mezzi sono divenuti ormai diffusissimi, capita infatti di vederne in tutte le città italiane, inoltre sono molto trattati dagli e-commerce di articoli tecnologici: nel sito ByTecno, ad esempio, la sezione dedicata al monopattino elettrico è particolarmente ricca.

Ma quali sono, nello specifico, i punti di forza legati al loro utilizzo? Quali le criticità? Entriamo nel dettaglio cercando di fare un’analisi quanto più completa ed obiettiva possibile.

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I vantaggi ambientali (e non) che il monopattino sa garantire

Anzitutto, come accennato, il monopattino è un veicolo completamente privo di emissioni inquinanti, e questo è davvero un enorme vantaggio in termini ambientali: non si afferma nulla di nuovo, infatti, nel dire che i gas di scarico dei veicoli siano la principale fonte di inquinamento atmosferico nei centri urbani.

Parallelamente a questo, bisogna considerare anche che i monopattini contribuiscono a ridurre l’inquinamento acustico, una forma di inquinamento più subdola, ma comunque assolutamente degna di attenzione, riducono gli ingombri negli spazi urbani e assicurano una mobilità molto versatile, di cui non si potrebbe godere con nessun altro mezzo.

Si potrebbero menzionare anche ulteriori fattori, come ad esempio la possibilità di muoversi sentendosi più intimamente abbracciati dal contesto sociale, di vedere luoghi e scorci affascinanti, di modificare i propri tragitti senza doversi attendere agli standard dei mezzi di trasporto pubblico, ma ciò esula dall’aspetto prettamente ambientale.

La diffusione dei monopattini ha un qualche impatto sull’ambiente?

Chi ha particolarmente a cuore la questione ambientale si pone legittimamente la domanda su quali possano essere eventuali risvolti ambientali legati ad una massiccia diffusione dei monopattini, e da questo punto di vista i soli degni di nota risultano essere quelli riguardanti il relativo smaltimento, soprattutto lo smaltimento delle relative batterie.

Fermo restando che i risvolti ambientali dei processi di smaltimento compiuti correttamente sono comunque molto attenuati, il danno ambientale derivante da tali procedure ha comunque un peso specifico ben inferiore rispetto a quanto di positivo comporta la mancata immissione nell’atmosfera di grandi quantità di sostanze inquinanti.

Ovviamente, l’utilità ambientale del monopattino diverrebbe nulla nel caso in cui tutti i suoi utilizzatori continuassero ad usare nello stesso modo i veicoli alimentati con carburanti tradizionali, ma è evidente che non sia così: se è vero che il monopattino può sostituirsi all’auto solo in determinati casi, è vero anche che in tantissime occasioni viene adoperato come mezzo sostitutivo di scooter e altri veicoli inquinanti a due ruote.

Monopattini e sicurezza

Quella che sembra essere l’unica criticità rilevante per quel che concerne la sempre più massiccia diffusione dei monopattini può essere nelle modalità con cui questi veicoli vengono adoperati: è fuori di dubbio infatti che un uso imprudente del monopattino possa costituire un pericolo, sia per sé che per gli altri.

Di per sé il monopattino non è affatto un veicolo insicuro, essendo ben strutturato e potendo raggiungere delle velocità poco distanti da quella che potrebbe essere la marcia di una persona che procede a passo spedito, ma un uso scorretto potrebbe essere deleterio.

Proprio per questo motivo, d’altronde, sono state recentemente introdotte delle nuove norme tramite un apposito Decreto del Ministero delle Infrastrutture dello scorso mese di agosto.

Il medesimo, che diverrà attivo dal prossimo 30 settembre per i nuovi veicoli e dal 1 gennaio 2024 per i veicoli circolanti, conferisce responsabilità al conducente e regolamenta anche le caratteristiche tecniche del veicolo.

La novità più interessante? Senza dubbio l’introduzione dell’obbligo della presenza di indicatori luminosi che possano fungere da frecce.

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