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Xiaomi, l’auto elettrica sarà un SUV di media fascia

Xiaomi svela i primi dettagli della sua auto elettrica: sarà un SUV oppure una berlina di medio prezzo, lo sostiene il CEO.

Xiaomi, auto elettrica

Xiaomi sembra essere sempre più focalizzata sul fronte delle auto elettriche, dopo l’annuncio di pochi giorni fa relativo al suo ingresso sul mercato. La società cinese, nota ai più per i suoi dispositivi elettronici, ha già fornito dettagli sulla vettura che potrebbe realizzare nei prossimi anni. Non si tratta però di un’utilitaria e nemmeno di una city-car, così come ipotizzato dagli esperti, bensì di un SUV o di una berlina. E i prezzi saranno quelli tipici della fascia media di mercato.

A confermarlo è il CEO del colosso cinese, Lei Jun, in un intervento rilasciato in questi giorni. Dichiarazioni che hanno stupito e incuriosito gli ammiratori del marchio, forse convinti che il gruppo si stesse orientando verso altre soluzioni.

Come sarà l’auto elettrica di Xiaomi

Così come già ormai ampiamente noto, Xiaomi ha deciso di entrare nel mercato delle auto elettriche, con un investimento da 10 miliardi di dollari diluiti entro i prossimi 10 anni. La società avrebbe già stretto alcune partnership strategiche e ha già dato il via alla sua divisione interna, ribattezzata Xiaomi Smart Electric Vehicles.

Il CEO Lei Jun ha voluto sottolineare come gli obiettivi dell’azienda si stiano orientando verso la produzione di un SUV oppure di una berlina, con una fascia di prezzo in patria compresa tra i 100.000 e i 300.000 yuan. Si tratta quindi di un’ampia forbice da 13.000 a 38.000 euro, che permetterà al gruppo di piazzarsi sul segmento medio del mercato. Il veicolo riporterà inoltre il logo “Mi”, il marchio che ha reso ovunque famosa l’azienda.

La notizia, così come già anticipato, ha sorpreso gli esperti. Considerando come Xiaomi si sia resa famosa in tutto il mondo per i suoi dispositivi dalle elevate performance ma dal costo contenuto, in molti avrebbero scommesso sulla medesima filosofia anche per il settore auto. E quindi la proposta di una city-car o di un’utilitaria a basso costo appariva come una naturale conseguenza, proprio poiché in questo formato è più semplice mantenere ridotti i listini. Invece il colosso cinese ha dimostrato di avere delle mire ben più ampie.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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