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Natura

Scoperta la Reseda minoica, la pianta usata dagli antichi Romani per i profumi

La Reseda minoica trovata da ricercatori spagnoli sulle coste di Creta

Da secoli esperti e ricercatori sapevano qual era il componente principale dei cosmetici e dei profumi prodotti dagli antichi Romani, ma non era mai stato possibile replicarli perché mancava la materia prima, l’ingrediente principale che era alla base di questi prodotti non era infatti mai stato trovato, tanto che si riteneva estinto. Fino a ora, almeno, perché i ricercatori dell’Università di Siviglia hanno annunciato con un articolo sulla rivista Annales Botanici Fennici di aver trovato la “pianta madre” di quella coltivazione ibrida usata sin dall’antichità per i cosmetici.

La pianta si chiama Reseda minoica ed è stata trovata a Creta, e per la precisione a Gavdos, l’isola più meridionale. Questa Reseda appartiene alla famiglia delle Resedaceae, così come piante quali il cavolo e il rafano, e finora era stata confusa con specie simili quali la Reseda odorata, la Reseda orientalis e la Reseda balansae. Ora invece i ricercatori sostengono di poter dimostrare che la minoica si distingue da queste altre per un minore numero di stami, per la dimensione dei semi e il colore dei petali.

Pedro Jiménez Mejías, uno dei coautori dello studio, ha dichiarato:

L’importanza di questa scoperta è che la Reseda minoica è la madre di una specie coltivata di origine ibrida, la Reseda odorata, usata sin dai tempi dei Romani per la fragranza dei suoi fiori, e la cui essenza è stata usata nell’industria cosmetica dell’antichità. La localizzazione di una parte delle sue origini ci dà informazioni sui meccanismi evolutivi che hanno prodotto specie che sono poi utili all’umanità

Al momento la pianta è comunque ritenuta molto rara e i ricercatori sostengono che necessita di protezione per non perdere una parte del patrimonio mediterraneo, anche se non è da escludere che si possano trovare altrove altri esemplari della Reseda minoica. Gli stessi ricercatori hanno infatti scoperto contestualmente, in Africa, due nuove specie appartenenti alla famiglia delle Cyperaceae.

Foto: sciencedaily.com

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