Come annunciato nel pomeriggio abbiamo intervistato Ermete Realacci (Pd) con i colleghi della Rete dei giornalisti per l’ambiente. L’incontro è avvenuto attraverso un hangout su google+ luogo virtuale in autoregia.
Gli argomenti discussi con l’On. Realacci sono stati vari e complessi e ci eravamo promessi di discuterne entro la mezz’ora di tempo, ma abbiamo sforato del doppio e la discussione è andata avanti per un ora e passa. Non abbiamo tempi televisivi e neanche noiosi conduttori che interrompono o creano battibecchi a arte. Noi sul web procediamo spediti con in mente l’oggetto della nostra ricerca: l’ambiente, che abbiamo declinato in acqua, agricoltura, clima, rifiuti e tanto altro.
Il prossimo appuntamento per venerdì ore 21,00 prevede una intervista a Loredana De Petris, Sel.
Le mie considerazioni in merito a questa lunga chiacchierata: l’ambiente è effettivamente il grande escluso dalla campagna elettorale e in ambiente includo anche agricoltura. I candidati sgomitano alla ricerca di una finestra televisiva fatta di palinsesti, conduttori che stanno al gioco, domande imboccate e risposte attese: insomma il classico gioco delle parti. Conta il proclama maggiore (togliamo l’IMU, via le tasse, ripresa si, ripresa no, ripresa forse) ma è Grillo a fare il pieno nelle piazze anche perché gli altri non ci vanno.
Con l’On. Realacci abbiamo discusso delle due facce del Pd in tema di ambiente e del suo solitario ruolo ora che è stato privato anche della presenza di Francesco Ferrante e Roberto Della Seta epurati per aver sostenuto Matteo Renzi.
Realacci crede in quel che dice, indubbiamente. Conosce troppo bene la storia dell’ambientalismo e dell’ambiente in italia per essere fallace, ma sa anche che non sarà possibile accontentare tutti. Colpisce alle emozioni e alla pancia quando parla della bellezza e di come questa ci salverà (d’altronde Legambiente ci ha fondato il suo programma), ma la bellezza non può tollerare evidentemente l’Ilva così com’è e non immagino come potrebbe essere.
Condivido la considerazione di Maria Ferdinanda Piva quando lo definisce come un panda in via d’estinzione. In bocca al lupo On. Realacci, comunque e quando vuole le offro un bicchiere di Falanghina.