Google sotto accusa per i finanziamenti ai negazionisti climatici

«Don’t be evil» è il motto di Google, cioè “non essere malvagio”; ma in questi giorni molti americani sono adirati, stupiti o imbarazzati dopo aver scoperto che l’azienda di Mountain View nei prossimi giorni ospiterà un pranzo di finanziamento (vedi anche la videata in fondo al post) per il senatore repubblicano dell’Oklahoma Jim Inhofe, considerato il peggior negazionista dei cambiamenti climatici esistente al mondo, uno che afferma che la CO2 non causerà disastri, ma anzi sarà benefica per l’economia.

Pochi giorni prima, il Washington Post ha rivelato che Google è stata la principale finanziatrice del think tank conservatore e antiscientifico Competitive Enterprise Institute, con una donazione di 50000 $.

Cosa sta succedendo? Negli ultimi anni, Google è stata in prima linea contro il global warming, investendo sia nella riduzione delle emissioni, sia nel miglioramento della  comunicazione relativa ai cambiamenti climatici.

Il supporto a Inhofe e al CEI è chiaramente un gravissimo errore. Per questo circola on line una petizione diretta a Larry Page con la richiesta di cancellare l’incontro con Inhofe e di impegnarsi a non finanziare più i negazionisti.

Il logo della campagna è rappresentato in alto e giocando con il motto di Google, chiede di “non finanziare il male”.

 

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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