
Chinese rescuers search for victims after an oil pipeline exploded, ripping roads apart, turning cars over and sending thick black smoke billowing over the city of Qingdao, east China's Shandong province on November 22, 2013, killing 22 people, authorities said, in the latest deadly industrial accident in the country. The pipeline, run by state-owned oil giant Sinopec, sprang a leak earlier in the day and exploded several hours later as workers sought to repair it, the Qingdao municipal government said in its verified account on Sina Weibo, a Chinese equivalent of Twitter. CHINA OUT AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)
Ieri, venerdì 22 novembre 2013, nelle ore della metà mattinata in Cina, nel distretto di Huangdao a Qingdao, importante città della provincia dello Shandong, è esploso un oleodotto della Sinopec, il più grande raffinatore cinese, mentre alcuni operai cercavano di riparare un guasto che aveva provocato la fuoriuscita di petrolio da una condotta.
Subito dopo l’esplosione è scoppiato un violento incendio. Il bilancio per ora è di 47 morti e di oltre 150 feriti. I danni sono enormi: a causa della deflagrazione, infatti, si sono create voragini lunghe fino a 1,5 chilometri in due diverse strade. Oltre al greggio già fuoriuscito a causa della perdita su cui stavano lavorando gli operai, ne è fuoriuscito dell’altro, è finito in mare e ha preso fuoco anche lungo la costa.
I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente, ma ci sono volute ore per uscire a domare le fiamme. Il porto di Qingdao è stato bloccato. Questa città, che si trova nella Cina orientale, costituisce uno dei terminali di importazione di greggio dal quale si riforniscono due delle principali raffinerie della Sinopec e una di queste lavora ogni giorno 240mila barili di petrolio.
La crepa che gli operai stavano riparando aveva fatto fuoriuscire petrolio per 15 minuti nelle strade e nel mare di Qingdao. Proprio mentre gli addetti ai lavori stavano ripulendo i danni, il petrolio ha preso fuoco ed è esploso in due luoghi diversi: una delle due esplosioni ha investito uno snodo stradale facendo una strage.
I portavoce del governo locale hanno ammesso che a causa della deflagrazione oltre 30mila metri quadrati di superficie marina sono stati contaminati. Il Qingdao Environmental Protection Bureau con una nota ufficiale ha fatto sapere che sono state disposte delle barriere di contenimento in modo da impedire che il petrolio contamini ancora di più il mare. Nel comunicato si legge anche qual è il motivo dell’esplosione e cioè un mix di gas e petrolio di una caditoia.
Ecco nella gallery le foto del disastro
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