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Ebola e cambiamenti climatici preoccupano al Summit mondiale della Sanità

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Al World Health Summit 2014, simposio di esperti e specialisti in medicina, che si è chiuso ieri a Berlino sono state espresse preoccupazioni per i cambiamenti climatici e il virus Ebola. Ha commentato al Summit, Thomas Silberhorn segretario allo Sviluppo economico in Germania:

I paesi più poveri, con i sistemi sanitari deboli, sono i più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. I disastri naturali porteranno via più vite umane. Malattie come la malaria e la dengue si diffonderanno ulteriormente perché le zanzare che li trasmettono prosperano a temperature più elevate. E i casi di diarrea aumenteranno se la siccità e le inondazioni porteranno scarsità di acqua potabile.

E infatti le previsioni ci dicono che tra il 2030 e il 2050 ci potranno essere oltre 250 mila morti causati proprio dalle conseguenze ambientali dei cambiamenti climatici. Ma la comunità internazionale è ancora lontana dal realizzare il suo obiettivo di contenimento entro i due gradi centigradi. Il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) stima che il maggior aumento delle emissioni degli ultimi 30 anni ha avuto luogo tra il 2000 e il 2010 e se i paesi continuano come hanno fino ad ora, il riscaldamento globale aumenterà 3,7-4,8 gradi centigradi entro il 2100.

In pratica al Summit è emerso che mentre Ebola può essere controllato, gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute sono irreversibili e ciò che può fare davvero la differenza è un sistema sanitario efficiente. Gli esperti però hanno anche rimarcato che la questione centrale da sostenere è la capacità di adattamento, in particolare nei paesi in via di sviluppo.
Un adattamento efficace è caratterizzato da investimenti che rafforzano i servizi sanitari anche se resta un problema significativo l’accesso ai contributi finanziari.

Due paesi sono stati portati come esempio calzante nella riposta sanitaria ai cambiamenti climatici, ovvero Cambogia e Fiji che hanno iniziato a riprogettare il loro sistema sanitario proprio sulle emergenza causate dai cambiamenti climatici.

Altro passo importante è la cooperazione e il sostegno dei governi dei Paesi più ricchi che possono finanziare i Paesi più poveri con l’obiettivo di migliorare l’assistenza sanitaria.

Via | Euractiv
Foto | World Health Summit @ Facebook

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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