
Khartoum, SUDAN: A gigantic cloud of dust known as "Haboob" advances over Khartoum 29 April 2007. These seasonal type of monsoons can reach a height of 3000 feet and can change the landscape in the few hours they last. Climate change experts from around the world are holding a meeting in Bangkok to find ways of lowering emissions of greenhouse gases to head off the worst effects of global warming. At least 400 experts from about 120 countries are attending the third session of the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), the UN's leading authority on global warming. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)
Lo Stato della Florida ha proibito sistematicamente l’utilizzo di alcuni termini legati ai cambiamenti climatici ai dipendenti del Ministero per la Protezione dell’Ambiente, una politica della comunicazione negazionista che è giunta sino al licenziamento dei trasgressori. Ebbene sì nel terzo millennio, in quella che si reputa essere la più grande democrazia del mondo, ci sono parole proibite, scomode verità che non si possono nemmeno pronunciare.
Il FCIR, il Florida Center for Investigative Reporting, ha scoperto che alcune migliaia di impiegati dell’amministrazione dello Stato della Florida sono stati obbligati a eliminare dalle loro e-mail e dai rapporti ufficiali termini come “riscaldamento globale”, “cambiamento climatico” e “innalzamento del livello delle acque”. Pare che la direttiva contenete il divieto sia arrivata direttamente dall’ufficio di Rick Scott, governatore della Florida dal novembre 2010 che si è sempre rifiutato di riconoscere un rapporto di causalità fra l’attività umana e i cambiamenti climatici.
Un ex impiegato, Christopher Boyd, ha raccontato che, a partire dal 2011, lui e i suoi colleghi sono stati “consigliati” a non utilizzare le definizioni reputate “proibite” dal fronte negazionista dominante. Boyd ha rifiutato questo orientamento e nel 2013 ha ricevuto una lettera nella quale lo Stato della Florida lo ringraziava per i servizi prestati, ma gli spiegava che gli obiettivi del “bureau” sarebbero stati raggiunti più efficacemente dopo il suo allontanamento.
Harold Wanless, uno studioso dell’Università di Miami sentito dai relatori dell’inchiesta ha definito “criminale” l’attitudine dell’amministrazione guidata da Scott. La Florida, infatti, è uno degli Stati maggiormente interessati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale.
Sarà difficile proporre soluzioni ai cambiamenti climatici se non si può nemmeno evocarli,
conclude Wanless. Come dargli torto?
Via | Fcir