
Mount Sinabung volcano spews volcanic ashes into the air in Karo district in North Sumatra province on June 10, 2015. Nearly 3,000 people have been evacuated from their homes after Indonesia upgraded the threat posed by a volcano on Sumatra island to the highest possible level, an official said on June 4, 2015. AFP PHOTO / SUTANTA ADITYA (Photo credit should read SUTANTA ADITYA/AFP/Getty Images)
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Il vulcano Sinabung fa paura. Le autorità indonesiane, preoccupati per le possibili conseguenze di una violenta eruzione sulla popolazione locale hanno evacuato circa 2700 persone che sono state sistemate in alcuni rifugi temporanei. Questa volta il governo indonesiano ha voluto giocare d’anticipo per non farsi cogliere impreparato, com’era accaduto nel gennaio 2014 quando le eruzioni uccisero 17 persone.
Da mercoledì 3 giugno le autorità stanno monitorando da vicino il monte Sinabung, situato sull’isola di Sumatra, una delle principali dell’Indonesia. La lava è caduta fino a 2,5 km dalla bocca fumante del vulcano e gli abitanti dei villaggi della zona sono stati obbligati ad allontanarsi oltre la zona di pericolo che si estende per 7 chilometri a sud-est del cratere.
Per il momento la situazione è sotto controllo, ma la dimensione della cupola di lava è molto instabile e in crescita. Un magma di rocce miste a gas caldi può – secondo il vulcanologo Surono – scendere a valle in qualsiasi momento.
Lunedì 8 giugno si è alzata una colonna di fumo e cenere alta circa 500 metri e nella mattina di oggi, mercoledì 10, sono stati conteggiati 50 fenomeni eruttivi.
Alto 2600 metri, il vulcano Sinabung è uno dei 130 vulcani attivi in Indonesia e si trova sul cosiddetto “anello di fuoco”, un sistema circolare di vulcani e faglie che si trova nell’Oceano Pacifico. Inattivo per quattro secoli, il Sinabung ha ripreso a eruttare nel 2010.
Via | Al Jazeera