
NEW YORK, NY - JANUARY 10: A man places bruised fruit in a bin at a market on January 10, 2013 in New York City. A new London-based study by the The Institution of Mechanical Engineers found that as much as half of the food produced in the world ends up going to waste. The study found that irresponsible retailer and consumer behavior contributed to 1.2 billion to two billion of the four billion metric tons of food produced globally that goes uneaten. (Photo by Spencer Platt/Getty Images)
È stato presentato all’auditorium di Palazzo Italia di Expo 2015 il “Manifesto delle criticità in nutrizione clinica e preventiva” sviluppato da Adi, associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, e coordinato dal professor Lucio Lucchin, direttore dell’unità complessa di dietetica e nutrizione clinica nel comprensorio sanitario di Bolzano. Diverse università, società scientifiche, associazioni di cittadini e pazienti hanno collaborato per produrre un manifesto programmatico che renda meno effimero l’evento ospitato a Rho Fiera.
Lucchin ha spiegato che in Italia “abbiamo 5 milioni di adulti obesi e siamo al secondo posto in Europa per obesità infantile. I costi diretti e indiretti per gestire questa patologia vanno dai 9 ai 12 miliardi di euro all’anno”.
Quali sono le dieci sfide individuate dal manifesto programmatico?
1- L’obesità;
2- nutrizione artificiale domiciliare;
3- il diabete;
4- la malnutrizione calorico-proteica soprattutto a livello ospedaliero e negli anziani;
5- la sarcopenia (una condizione di indebolimento della massa muscolare che si verifica soprattutto negli anziani);
6- l’eccessivo abuso degli integratori;
7- le tossicoinfezioni alimentari;
8- i disturbi del comportamento che aumentano nelle fasce più giovani
9- la povertà;
10- le carenze nutrizionali.
Nel progetto è stato coinvolto anche il Ministero della Salute, che ha predisposto un apposito tavolo di lavoro a partire da settembre:
Un tavolo che vuole affrontare i problemi della nutrizione in Italia anche attraverso un’analisi dei punti deboli, delle possibili implementazioni che su questo tema si possono avere. Saranno coinvolte le regioni che sul territorio si occupano di tutela della salute e della prevenzione delle patologie,
ha spiegato Giuseppe Ruocco, direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero.
Via | Askanews