
BAHARIYA, EGYPT: Two of a group of nine mummified bodies belonging to the Egyptian-Roman era, 1.5 centuries BC, are pictured 12 December 2004 as they remain in their underground tomb recently discovered in the Valley of the Golden Mummies in Egypt's Bahariya oasis, 375 kms (225 miles) west of Cairo. Egyptian antiquities experts believe the desert valley contains over 10,000 mummies. An archaeological team has discovered a group of 20 gold-coated mummies at the site, which brings to 234 the number of mummies so far unearthed in the area, according to Egyptian Culture Minister Faruq Hosni. AFP PHOTO/CRIS BOURONCLE (Photo credit should read CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images)
I tatuaggi esistevano già nell’Antico Egitto. La scoperta è stata fatta dall’archeologo Anne Austin, una ricercatrice dell’Università di Standford che ha rilevato sulla mummia di una donna vissuta 3000 anni fa tatuaggi che rappresentavano fiori o animali stilizzati.
L’archeologa ha scoperto i tatuaggi mentre esaminava delle mummie nel villaggio di Deir el-medina, un piccolo centro nel quale operavano gli artigiani che lavoravano alle tombe della Valle dei Re.
Mentre stava studiando un busto senza testa e braccia (di epoca compresa fra 1300 e 1070 a.C.), Austin ha capito che sulla mummia si trovavano le tracce di antichi tatuaggi: fiori di loto sui fianchi, mucche sul braccio e scimmie sul collo. Secondo l’egittologa Emily Teeter, i tatuaggi potrebbero avere una valenza religiosa ed esprimere la sua devozione e il suo status religioso. I tatuaggi sono stati trovati in altre tre mummie e ora si proverà a capire per quali ragioni gli antichi egizi sentivano l’esigenza di “scrivere” sul loro corpo.
Via | Nature