Adottare una pecora può essere un utile sostegno all’attività pastorizia e con ricompense molto interessanti come prodotti caseari e agricoli di primissima scelta. Ma quanto costa? Le adozioni hanno costi molto differenti a seconda delle varie località. Si va dai 70-80 euro fino ai 390 euro per ovino. La Sardegna è indubbiamente la regione italiana nella quale la pratica di allevare una pecora è maggiormente diffusa, dalla pecora sarda si ottiene infatti il famoso pecorino.

Fra le tante imprese agricole che danno la possibilità di allevare una pecora a distanza ne segnaliamo cinque. La Porta dei Parchi di Anversa degli Abruzzi, in provincia de L’Aquila, propone l’adozione al costo di 190 euro l’anno. La Cooperativa Vallenostra di Mongiardino Ligure (Al) dà la possibilità di adottare una pecora con 100 euro di spesa l’anno; la ricompensa è particolarmente appetibile: 3 kg dei formaggi locali tra cui 2 forme del rinomato Montébore, più altri formaggi come Cadetto, Rué, Mollanina, Mongiardina, Borberine (secondo la disponibilità), più 2 torte preparate con la nostra ricotta, 1 confezione da 250 gr. di confettura di frutta o miele e 2 bottiglie di vino Timorasso. Non finisce qui perché nella cifra è inclusa la colazione sul pascolo e il pranzo presso l’agriturismo della cooperativa alessandrina.

La Sardinia Farm di Gergei (Ca) richiede 390 euro l’anno e ricompensa i sostenitori a distanza con due differenti panieri che comprendono, oltre a 2,5 kg di formaggio pecorino, altri prodotti tipici dell’enogastronomia sarda come mirto, olio d’oliva, pane carasau, maloreddus, dolci, miele, pomodori secchi, olive…

Made in Langhe e Roero dà la possibilità di adottare una pecora dell’Alta Langa con 80 euro annui che danno diritto all’attestato d’adozione, a vario materiale informativo e a sei tome del peso di 250 grammi l’una.

Il Caseificio Fontemanna di Panicale (Pg) dà la possibilità di adottare una pecora con 70 euro l’anno. L’adozione consente di ricevere a casa le foto dell’ovino adottato, lettere sull’andamento dei pascoli e un certificato ufficiale di adozione, più un paio di chilogrammi di formaggio, metà fresco e metà più stagionato.

Ovviamente la pecora non è il solo animale che si può allevare: anche gli agnelli vengono sottratti alla tavola e una decina d’anni fa Vittorio Sgarbi si mosse in prima persona per far adottare i caprioli.

Adottare una pecora in cambio di tanti prodotti alimentari biologici

Adottare una pecora e assicurarsi una fornitura consistente di prodotti genuini due volte l’anno, a Natale e a Pasqua. L’idea è di Giovanni Tuminello allevatore di pecore che per la modica cifra di 120 euro annui, come da contratto ci alleva una pecora a Giarratana paesino dell’entroterra ragusano noto anche per la qualità delle sue cipolle.

Spiega Giovanni Tuminiello a proposito della sua iniziativa Adotta la tua pecora:

Adotta la tua pecora vuol dire….adotta consapevolmente la natura….adotta i prodotti scevri da qualsiasi contaminazione che non sia naturale, adotta il tuo relax e quello dei tuoi cari visitando la nostra azienda per toccare con mano cosa vuol dire sposare uno stile di vita che premi e garantisca la bio-diversità.

In cambio, dicevo appunto, si riceve un agnello di circa 10 kg del valore di 70 euro più 6 kg di formaggi a latte crudo di stagionatura e pezzatura a piacere; 2 kg di ricotta fresca oppure altri alimenti per vegetariani. Se l’agnello non lo si vuole macellare lo si lascia in stalla e viene corrisposto il valore in alimenti che comprendono: olio extravergine d’oliva biologico da lt.0,50, paté di olive verdi in confezione da gr. 250, olive verdi alla contadina schiacciate da gr. 300, sapone all’olio extra vergine d’oliva da gr. 110, paté di cipolla da gr. 270, filetti di cipolla in agrodolce da gr. 270, confettura extra di cipolla da gr. 210, paté di cipolla e tonno da gr, 190, miele Arancio gr. 500, miele Millefiori gr. 500, miele Eucalipto gr. 500, miele Sulla gr. 500, miele Carrubbo gr. 500.

Anche in Abruzzo c’è la possibilità di adottare una pecora. Esattamente a Anversa degli Abruzzi con il bioagriturismo La porta dei parchi. Adottare una pecora costa 190 euro all’anno e in cambio si ricevono sempre prodotti biologici. La base dell’offerta è sempre l’agnello biologico di circa 6 kg che si potrà scegliere se macellare o meno, 3 kg di formaggi biologici a latte crudo, 1 kg di ricotta fresca oppure ricotta affumicata al fumo di ginepro od altri formaggi a maturazione speciale; lana o filata in un paio di calzettoni da trekking o 300 grammi di lana da lavorare, 1 kd di salamelle di tratturo o altri insaccati tipici abruzzesi, le spese di spedizione sono incluse. Per chi decide di lasciare l’agnello in stalla, come controvalore di rimonta ci sono diverse opzioni, tra cui la fornitura di olio extravergine d’oliva da coltivazione biologica, confetture e miele.

Adottare una pecora in Sardegna costa un po’ di più: 390 euro pagabili in due tranches. Lo propone il pastore Emilio a cui aggiunge anche la possibilità di diventare fattore a distanza. Se si adotta una pecora si ha diritto al cinturino in cuoio personalizzato con il nome scelto; invio di un attestato di allevamento a distanza con relativa foto della pecora; un manufatto con la lana della pecora; 8 forme di Pecorino da 2,5 kg circa cad. sottovuoto inviato in due spedizioni o 4 spedizioni (aggiunta di 20,00 euro). Se si diventa fattore a distanza, sempre per 390 euro annui, sarà spedito il paniere “Su mruzzu de su Pastori” che contiene: 1 forma di formaggio, 1 salame, 1 confezione di trofie (pasta sarda), 1 confezione di olive, 2 birre ichnusa, 1 confezione di pomodori secchi, 1 confezione di mustazzollus (dolci sardi), 1 confezione di pane guttiau +1 confezione di spianate (pane sardo), 1 confezione di torrone.

Per i gourmet un prodotto di eccellenza: il raro formaggio di Montébore. Adottando una pecora della Cooperativa Vallenostra di Mongiardino Ligure (AL), per 100 euro annui, si avrà diritto a: 3 kg. di formaggio suddiviso in 2 forme di Montébore più altri formaggi come Cadetto, Rué, Mollanina, Mongiardina, Borberine, 2 torte preparate con la ricotta, 1 confezione da 250 gr. di confettura di frutta o miele, 2 bottiglie di vino Timorasso. Inclusa la colazione sul pascolo e il pranzo presso l’agriturismo.

Infine, per i raffinati, c’è la possibilità di adottare un capretto cachemire che per 100 euro dà diritto a ricevere una valigetta in legno piena di prodotti di bellezza a base di latte di capra. L’allevamento è incentrato sui principi della produzione del cachemire sostenibile.

Foto | Flickr

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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