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Come contribuire alla mobilità di Milano

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile a Milano è stato presentato lo scorso 20 luglio a Palazzo Reale. Ora entra nell’ultima fase del percorso partecipato e aperto alla cittadinanza, alle associazioni e agli enti prima dell’approvazione definitiva da parte del Comune. Il Piano urbano della mobilità è previsto dalla normativa nazionale e ha l’obiettivo di “soddisfare i bisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’auto privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane”.

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Da novembre 2012 è stato avviato il processo di redazione del PUMS (Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile) che ha previsto un percorso di partecipazione aperto alla città e ai soggetti istituzionali e non istituzionali, coinvolti e interessati. I lavori sono stati iniziati dall’Assessore Pierfrancesco Maran a luglio 2013, accompagnato da momenti di ascolto e confronto con i Consigli di Zona di Milano e i Comuni della Città metropolitana di Milano, cittadini e associazioni, ma anche rappresentanze dell’imprenditorialità e del lavoro, esperti e competenze della città.

Le “Linee di Indirizzo del Piano Urbano della Mobilità” sono state approvate dalla Giunta e hanno impostato il percorso da seguire in dieci punti: impostare una visione metropolitana del sistema unita allo sviluppo delle infrastrutture per il trasporto pubblico e del potenziamento del servizio ferroviario. Inoltre rendere sostenibili l’accessibilità alle nuove aree di trasformazione urbanistica e innalzare i livelli di sicurezza diffondendo le aree pedonali e le isole ambientali. Allo stesso modo l’obiettivo del PUMS (Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile)  è di facilitare e sostenere la ciclabilità razionalizzando l’impiego dei veicoli a motore (Area C, sistemi di car sharing, bike sharing e soluzioni smart) e rendendo più efficiente il sistema della sosta. Infine si punta a promuovere lo sviluppo per una nuova logistica delle merci urbane e a superare le barriere in modo da rendere Milano più accessibile per tutti.

Piano Urbano della Mobilità Sostenibile a Milano: come contribuire

Dopo la presentazione, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile a Milano (qui la sintesi divulgativa) viene aperto alle osservazioni di enti, associazioni, cittadini, municipi per 60 giorni, dall’8 agosto fino al 9 ottobre 2017. Tutti gli interessati potranno partecipare alla sua redazione. Le osservazioni potranno essere fatte via internet o direttamente allo sportello indicando negli appositi spazi del modello i riferimenti dell’osservante e i recapiti per essere eventualmente ricontattato. Possono essere ripresentate anche osservazioni al Documento di Piano già formulate in occasione della pubblicazione prevista ai sensi della procedura di Valutazione Ambientale Strategica che non siano state recepite nel Piano adottato. Il documento completo del Piano sarà anche depositato in visione al pubblico presso la sede dell’Area Pianificazione e Programmazione Mobilità – in Via Beccaria 19 a Milano – dall’8 agosto al 7 settembre 2017 da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 16. Le osservazioni devono essere redatte in una sola copia in carta semplice, utilizzando l’apposito modello che trovate qui.

Piano Urbano della Mobilità Sostenibile a Milano, il modello per contribuire by Blogo Motori on Scribd

Paolo Sperati

Nato nello sport, cresciuto nel motorsport, ora alle prese con auto e moto di tutti i giorni (o quasi). Laurea in comunicazione internazionale e sociologia passando per le esperienze più disparate: Datasport, Telenova, Eurosport, Infront, Mondiale SBK e Tourist Trophy. Più che la tecnica, che lascio ad esperti ed ingegneri, in un veicolo guardo la funzionalità e i consumi. Meglio se a emissioni zero. Perché la vita e (la Terra) è una sola. Sportivo praticante e problem solver di natura.

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Paolo Sperati

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