[mp-video id=”191206″ title=”Ferrari FXX K: ibrida da pista di Maranello” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.ecoblog.it/a/a27/hqdefault-jpg.png” thumb_maxres=”0″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=EXbdcdxv93c” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTkxMjA2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL2Vjb2Jsb2cuYWRtaW4uYmxvZ28uaXQvdnAvMTkxMjA2LyIgYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiB3ZWJraXRhbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIG1vemFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgZnJhbWVzcGFjaW5nPScwJyBzY3JvbGxpbmc9J25vJyBib3JkZXI9JzAnIGZyYW1lYm9yZGVyPScwJyB2c3BhY2U9JzAnIGhzcGFjZT0nMCc+PC9pZnJhbWU+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xOTEyMDZ7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE5MTIwNiAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE5MTIwNiBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
La Ferrari FXX K non è un’auto che punta dichiaratamente all’ecologia, ma è stata la prima hypercar ibrida da pista del “cavallino rampante” e, insieme a LaFerrari, ha segnato un punto di svolta nella storia della casa di Maranello, spingendola verso una geografia produttiva che nei prossimi anni vedrà il 60% del listino composto da vetture con questa tipologia di alimentazione, per abbattere le emissioni senza scontare i limiti, anche emotivi, dell’elettrico puro. Ecco perché abbiamo deciso di ritagliarle uno spazio in questo blog.
Le note del motore ibrido della Ferrari FXX K entrano direttamente nel cuore, dove si fissano in forma perenne. I clienti di questo gioiello, destinato a una ristretta cerchia di Paperoni, chiamati al ruolo di clienti-collaudatori della casa di Maranello, possono giovarsi di prestazioni stratosferiche.
Si tratta di un’auto di ricerca, sbocciata nel 2014 partendo da LaFerrari, e si caratterizza per un livello di assoluta eccellenza, su tutti i fronti. Il suo utilizzo è esclusivamente destinato ai circuiti, nell’ambito dello specifico programma di sviluppo concordato e costantemente aggiornato con il ristretto gruppo di fortunati acquirenti, dal conto in banca faraonico. La sigla K richiama la tecnologia “Kers” di recupero dell’energia cinetica per la massimizzazione delle performance in pista. Enorme la potenza: 1050 cavalli. A voi un video che ne celebra la magia: buona visione!
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