
172 euro in più in busta paga per questi lavoratori-ecoblog.it
Buone notizie per questi lavoratori, che godranno di 172 euro in più in busta paga: come funziona e a chi spettano
Il mondo dell’economia è assai variegato e complesso, e negli ultimi anni, come sappiamo, sta attraversando una crisi, che si auspica possa rientrare quanto prima, a livello non solo nazionale, ma globale. Sappiamo quanto l’economia possa avere un forte influsso sul nostro tenore di vita, sulle retribuzioni e anche sull’occupazione.
In periodi critici, vedersi accreditare dei soldi in più sullo stipendio, può indubbiamente fare la differenza. Basti pensare che l’inflazione diminuisce il potere d’acquisto, e questo è un peso non indifferente per un singolo o un nucleo familiare.
Se ad esempio, tempo fa era possibile acquistare una pizza a 1 euro, ora costa minimo 1,20 euro. Questo per far capire, come l’inflazione eroda il potere d’acquisto, se lo stipendio resta sempre lo stesso.
Ora, per una certa categoria di lavoratori, arriveranno 172 euro in più in busta paga, proprio in virtù di inflazione e rincari. Scopriamo insieme chi potrà beneficiare di questi aumenti, che di sicuro saranno utili.
Aumenti in busta paga per questa categoria di lavoratori: chi potrà beneficiarne e maggiori dettagli
Attualmente, governo e sindacati sarebbero al lavoro su un nuovo tipo di contratto per una determinata categoria di lavoratori, che riveda la contribuzione, dato che i prezzi aumentano, ma i compensi restano stabili.

Nello specifico, si tratta di incrementi per infermieri, oss, staff non dirigente, tecnici, del settore sanitario pubblico. L’ipotesi di contratto consisterebbe in un aumento di 172,37 euro, mensili, tredicesima inclusa. Sono oltre 580 mila persone, quelle interessate da questo possibile incremento di stipendio.
Sarebbe, in sostanza, un aumento del 6,8% in più, rispetto a quanto il suddetto personale sanitario, percepisce allo stato attuale. Lo Stato avrebbe stanziato 1,8 miliardi di euro. Tuttavia, non tutti concordano con questa proposta. Cgil e Uil, infatti, riterrebbero che tali importi non basterebbero a compensare l’influsso dell’inflazione che finora ha fatto scendere il potere d’acquisto dei lavoratori del 17%.
In linea generale, alcuni sindacati vorrebbero ulteriori ritocchi ai contratti, come ad esempio Nursing Up. In particolare, in una nota indirizzata a Regioni e Governo, si era richiesto un maggior numero di ore riservate alla formazione dello staff, e nessun turno di notte per i lavoratori over 60, se dovessero richiederlo. Inoltre, maggiori opportunità di promozioni per professionisti della sanità.
Vedremo, dunque, se e quali saranno ulteriori sviluppi in merito a questa situazione.