
L'olio della frittura si può riciclare? - www.ecoblog.it
Ce lo hanno ripetuto più e più volte: ogni singolo rifiuto che produciamo ha un modo differente di esser smaltito, a partire dal contenitore nel quale esso va depositato.
Regole che non sempre tutti rispettano e, non dappertutto, si ha la possibilità di vedere una raccolta differenziata che arriva al 100% e dove tutti, ma proprio tutti, le rispettano queste regole. I comuni, dal canto loro, mettono in campo diverse strategie affinchè tutti i cittadini conoscano queste regole.
A partire anche, dallo smaltimento non solo dei rifiuti più comune, quale la plastica, la carta o il vetro, ma anche di quelli che sono rifiuti “diversi”, come l’olio dopo aver cucinato e fritto.
Olio: dove si ricicla?
Quando pensiamo allo smaltimento dei rifiuti, pensiamo solo a quel che riguarda quelli più comuni quali plastica, vetro e carta. Sappiamo sempre dove e come vanno riciclati? O sappiamo anche che ci sono dei rifiuti che, ad un certo punto del loro ciclo vitale, verranno considerati dei “rifiuti indifferenziati”? A quanto pare è proprio così.
Partiamo da un dato: nella sola Europa, ogni cittadino, in un anno, produce la media di mezza tonnellata di rifiuto, il cui quasi 50% non può essere del tutto riciclabile. La domanda che tutti si pongono è: ma dove vanno a finire tutti questi rifiuti? Cerchiamo di capirlo insieme. In un anno, il 55% dei rifiuti in generale prodotti sono di carattere urbano e il 65% si tratta, invece, di imballaggi che, di sicuro, verranno riciclati.
Sapevi, però, che ci sono anche dei rifiuti davvero ostici da riciclare? Vediamo qualche esempio. Uno su tutti è quello dell’olio post frittura. In molti si chiedono se, anche lui, vada riciclato ma erroneamente, spesso va a finire nello scarico del lavello della nostra stessa cucina, al momento del lavaggio della padella o del contenitore dove si è fritto. Gravissimo errore!
Ecco quello che non sapevi
Anche l’olio della frittura può e va riciclato in appositi contenitori. Se lo versiamo nel water o nel lavandino significa dargli la possibilità di raggiungere il sistema fognario per poi complicare il lavoro di depuratori e influire sulla corretta depurazione dell’acqua.

Ma non va neanche gettato nel terreno o in giardino, perché l’olio di frittura non è biodegradabile.
Esistono, perciò, degli appositi contenitori che ognuno di noi dovrebbe aver ricevuto a casa (insieme ai sacchetti o ai contenitori per la raccolta differenziata) e lì va versato. Quando questi si è riempito, va portato all’isola ecologica più vicina, in modo che venga riciclato nella maniera più corretta possibile.
Un piccolo accorgimento per salvare il nostro pianeta.