Hai mai pensato di riciclare gli scontrini? Queste 4 idee ti faranno impazzire

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Gli scontrini fiscali non vanno nella carta, ma possono diventare fiori, cornici e segnalibri: ecco come riutilizzarli creativamente senza danneggiare l’ambiente.
Il tema dello smaltimento corretto degli scontrini fiscali torna a far discutere, soprattutto in un momento in cui la sostenibilità ambientale è una priorità. La carta termica, usata per stampare la maggior parte degli scontrini, contiene sostanze chimiche come il bisfenolo A che ne impediscono il riciclo nei normali impianti dedicati alla carta. Questo significa che gli scontrini devono essere gettati nel secco indifferenziato, contribuendo all’accumulo di rifiuti non recuperabili. Eppure, esistono soluzioni creative e pratiche che permettono di riutilizzare questo materiale trasformandolo in piccoli oggetti d’arte o accessori utili nella vita di tutti i giorni.
Idee manuali tra arte e sostenibilità
La carta termica, per quanto dannosa in termini di riciclo, si presta bene a lavorazioni artigianali. Uno degli utilizzi più curiosi riguarda la tecnica del collage: si raccolgono vari scontrini, possibilmente di dimensioni simili, e si incollano su un supporto rigido come cartone o compensato. La superficie ottenuta può poi essere arricchita con frasi scritte a mano, sagome, colori acrilici o chine. I risultati sono quadretti decorativi, spesso astratti, capaci di valorizzare persino le piccole incongruenze della stampa termica – numeri sbiaditi, codici interrotti, margini bruciati.

Un altro uso originale è quello dei fiori di carta riciclata. Gli scontrini vengono tagliati in forma di petali e montati con colla su una base, creando corolle leggere, quasi trasparenti. Il gambo si realizza con carta di giornale arrotolata o bastoncini di legno, mentre un vaso di recupero completa la composizione. Non servono materiali costosi né tecniche complesse, solo manualità e un pizzico di pazienza.
Chi preferisce un approccio più funzionale può optare per i segnalibri artigianali. Un rettangolo di cartoncino, qualche striscia di scontrino incollata e uno strato di colla vinilica trasparente bastano a creare un oggetto resistente e utile. Si può aggiungere un nastrino o un laccio di spago per personalizzarlo, magari scegliendo scontrini con date particolari o loghi riconoscibili.
Recupero di oggetti con rivestimenti in scontrini
Gli scontrini riciclati possono essere utilizzati anche per rinnovare oggetti di uso comune. Un esempio concreto è la cornice: si prende una struttura vecchia o anonima e la si riveste con ritagli incollati in forma geometrica, sfruttando le variazioni di colore date dalla stampa sbiadita. La carta termica, benché fragile, aderisce facilmente con colla vinilica diluita in acqua. Uno strato finale fissativo garantisce maggiore durata e protegge la superficie.
Anche piccole scatole, quaderni, barattoli o soprammobili possono cambiare aspetto grazie a questo tipo di rivestimento. Il risultato finale non è solo estetico: riutilizzare gli scontrini in questo modo aiuta a ridurre i rifiuti e a prolungare il ciclo di vita di materiali destinati al macero.
Va comunque ricordato che la carta termica non è compostabile né biodegradabile. Perciò, se non si intende riutilizzarla, va smaltita nel secco indifferenziato. Non inserirla nel contenitore della carta: potrebbe compromettere l’intero carico di riciclo, danneggiando l’ambiente più che aiutandolo.
Il riciclo creativo degli scontrini non è solo un passatempo manuale: rappresenta un esempio concreto di economia circolare domestica, dove anche un oggetto di scarto può trovare nuova utilità. Basta un’idea, qualche minuto libero e una visione più attenta delle cose che buttiamo.