
Puntura di Zanzara Infetta: sintomi e cause(www.ecoblog.it)
In estate aumentano le occasioni di contatto con le zanzare, insetti non solo fastidiosi ma potenzialmente veicolo di infezioni.
Comprendere come riconoscere una puntura di zanzara infetta, i suoi sintomi e le misure da adottare è fondamentale per prevenire complicanze anche gravi.
La puntura di zanzara è generalmente un evento benigno, ma in alcuni casi può complicarsi con un’infezione secondaria, tipicamente di natura batterica. Grattare la puntura, oltre a non alleviare efficacemente il prurito, aumenta il rischio di penetrazione di microrganismi patogeni nella pelle, favorendo l’insorgere di infezioni.
I segni caratteristici di una puntura di zanzara infetta includono:
– Sensazione di calore al tatto
– Rossore esteso e intenso
– Gonfiore persistente
Se non prontamente trattata, l’infezione può evolvere in forme più gravi, come ascesso cutaneo o cellulite infettiva.
Il prurito scatenato dalla puntura è dovuto alla saliva della zanzara che contiene sostanze anticoagulanti: queste permettono all’insetto di succhiare il sangue senza che questo coaguli. La reazione immunitaria alla saliva provoca la formazione del pomfo, una piccola protuberanza pruriginosa che solitamente si risolve nel giro di pochi giorni. Tuttavia, in individui ipersensibili, può manifestarsi una risposta allergica più marcata, con eritema, linfedema e papule dure che possono durare diversi giorni; in casi rari può verificarsi una reazione anafilattica.
Come riconoscere l’infezione da puntura di zanzara
La presenza di infezione si sospetta quando il rossore e il gonfiore aumentano invece di regredire dopo 24 ore e persistono oltre i quattro giorni. Ulteriori segnali sono:
– Dolore crescente nell’area interessata
– Presenza di pus o materiale purulento
– Gonfiore dei linfonodi regionali
– Sintomi sistemici come febbre e malessere simil-influenzale
Ascesso e cellulite: complicanze frequenti
L’ascesso è una raccolta di pus localizzata, che si manifesta come una tumefazione dolente e calda. L’ascesso può drenare spontaneamente o richiedere un intervento medico con incisione e drenaggio. Gli antibiotici sono indicati soprattutto nei pazienti immunocompromessi o in presenza di segni di infezione sistemica.
La cellulite infettiva è un’infiammazione più profonda della cute e del tessuto sottocutaneo, causata principalmente da streptococchi e stafilococchi. I sintomi includono arrossamento diffuso, gonfiore, dolore e pelle dall’aspetto a “buccia d’arancia”. Nei casi più severi, la cellulite può portare a complicanze gravi come batteriemia, necrosi tissutale e danni ai vasi linfatici con linfedema cronico.

È indispensabile rivolgersi al medico se dopo una puntura compaiono:
– Vescicole o desquamazione della pelle
– Febbre alta o brividi
– Fuoriuscita di pus dall’area interessata
– Striature rosse che si estendono dalla puntura
– Gonfiore o dolore intenso che si diffondono oltre il sito della puntura
La terapia prevede la somministrazione di antibiotici orali, indicativamente per circa sette giorni, dopo valutazione medica. Per il sollievo dei sintomi si consigliano impacchi freddi e, se opportuno, antistaminici orali.
Prevenire l’infezione da puntura di zanzara
La prevenzione si basa soprattutto sul controllo del prurito e sulla protezione della barriera cutanea:
– Evitare di grattare la puntura
– Utilizzare prodotti anti-prurito specifici disponibili in farmacia
– Applicare impacchi freddi (non a diretto contatto con la pelle) per non più di 15 minuti
Inoltre, è importante adottare misure per ridurre il rischio di punture, come l’uso di repellenti, zanzariere e abbigliamento protettivo, soprattutto nelle ore di maggior attività degli insetti.
Punture di zanzara e malattie trasmesse
Le zanzare sono vettori di numerose malattie infettive. Tra queste, la febbre West Nile rappresenta un rischio emergente anche in Italia. Il virus West Nile, trasmesso principalmente dalle zanzare del genere Culex, può causare sintomi lievi come febbre, mal di testa e nausea, ma in una piccola percentuale di casi evolvere in encefalite grave con conseguenze neurologiche permanenti.
La prevenzione della febbre West Nile si basa sull’evitare le punture e ridurre i focolai di riproduzione delle zanzare, svuotando regolarmente contenitori con acqua stagnante e usando repellenti adeguati.