
Autostrade in estate, quali sono i giorni da bollino rosso per il traffico - ecoblog.it
Da fine luglio a inizio settembre milioni di italiani in viaggio sulle strade. Ecco il piano traffico estivo di Anas, i bollini rossi e neri e le tratte più congestionate.
Dalle ore del 25 luglio è iniziato il primo grande fine settimana di partenze estive. I dati diffusi dall’Osservatorio Mobilità Stradale di Anas parlano chiaro: oltre 13 milioni di vetture si muoveranno tra venerdì e domenica, in uno dei picchi di traffico più intensi dell’anno. La previsione per l’intera estate — fino al 31 agosto — supera i 273 milioni di spostamenti su strade e autostrade italiane. Per affrontare questa ondata, Anas ha attivato il piano esodo estivo, sospendendo l’81% dei cantieri attivi e coinvolgendo migliaia di operatori.
L’obiettivo è limitare per quanto possibile le congestioni su arterie ormai vecchie, fragili e spesso già sovraccariche. Alcuni tratti non potranno evitare rallentamenti, ma le squadre di intervento sono già operative per intervenire in caso di incidenti o emergenze. Le chiusure dei cantieri interessano anche quelli “inamovibili”, liberando circa 680 km di rete stradale. Per il traffico previsto nel weekend 25-27 luglio, questa misura rappresenta l’unico tentativo possibile per gestire la pressione veicolare.
Bollini rossi e neri: il calendario traffico dell’estate
Il calendario dei bollini pubblicato da Anas individua con precisione le giornate critiche. Luglio chiude con un doppio fine settimana da bollino rosso, mentre agosto si presenta con date ancora più impegnative. Il 2 agosto è segnato con bollino nero, giornata più problematica per la viabilità italiana. A seguire, anche il 9 agosto sarà particolarmente difficile per chi si mette in viaggio. Il weekend di Ferragosto (15-17 agosto) viene classificato con bollini gialli e rossi, più leggeri ma comunque complessi da gestire. Le domeniche del 24 e del 31 agosto sono evidenziate in rosso, segnalando un traffico di ritorno consistente. Anche il primo fine settimana di settembre — in particolare il giorno 7 — potrebbe rappresentare un’ulteriore coda dell’esodo vacanziero.

Da ricordare anche le limitazioni al transito dei mezzi pesanti, con divieti estesi a tutti i weekend estivi e a molte giornate infrasettimanali, valide per i veicoli superiori a 7,5 tonnellate fuori dai centri abitati. Queste fasce di interdizione servono a ridurre il rischio di ingorghi e ad agevolare la circolazione delle auto private, ma non bastano da sole a evitare code nei punti più critici.
Le strade più trafficate: le direttrici da evitare
Anas ha diffuso una mappa dei principali tratti soggetti a congestionamenti durante l’esodo estivo, concentrati perlopiù sugli itinerari turistici principali. Al Sud, l’attenzione è rivolta alla A2 Autostrada del Mediterraneo, alla SS106 Jonica e alla SS18 Tirrena Inferiore, tutte arterie chiave per raggiungere le località di mare in Calabria e Basilicata. In Sicilia, le criticità maggiori si attendono sulle autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo. In Sardegna, la strada statale 131 Carlo Felice sarà tra le più trafficate.
Nel Centro Italia, il focus va sulla SS148 Pontina, già congestionata in condizioni normali, e sulla SS7 Appia, che collega Roma con le mete del basso Lazio. Da segnalare anche l’itinerario E45, che attraversa Umbria, Toscana ed Emilia-Romagna, e la SS1 Aurelia, molto frequentata in estate tra Lazio, Toscana e Liguria.
Al Nord, attenzione ai raccordi RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia, fondamentali per i collegamenti con i valichi di confine. In Lombardia, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga è da anni una delle arterie più congestionate nei weekend estivi. In Liguria, la SS45 di Val Trebbia sarà sotto pressione per i movimenti verso l’entroterra. In Valle d’Aosta, attese code sulla SS26, mentre in Veneto traffico critico sulla SS309 Romea e sulla SS51 di Alemagna, usate per raggiungere le Dolomiti e le coste dell’Adriatico.
Le previsioni — già confermate dai primi dati — rendono chiaro che l’estate 2025 sarà tra le più movimentate degli ultimi anni. L’unico consiglio utile resta quello classico: evitare le fasce orarie più a rischio, monitorare la situazione in tempo reale e, dove possibile, anticipare o posticipare le partenze.