
"La pellicola per alimenti è dannosa", l'allarme dei medici che spaventa milioni di consumatori ecoblog.it
La pellicola per alimenti rappresenta uno strumento quotidiano prezioso in cucina, utilizzato per conservare e proteggere i cibi da agenti esterni come aria e microbi.
Tuttavia, negli ultimi anni, medici e specialisti hanno lanciato un allarme riguardo ai potenziali rischi associati al suo uso improprio, generando preoccupazione tra milioni di consumatori italiani.
Le pellicole per alimenti in commercio sono soggette a una rigorosa normativa europea e nazionale che ne garantisce la sicurezza. In base ai regolamenti vigenti, tutto ciò che entra in contatto con il cibo deve essere privo di sostanze chimiche dannose in quantità tali da compromettere la salute umana. Questo è il principio fondamentale che guida la produzione e la commercializzazione di pellicole alimentari.
Sicurezza e normative sulla pellicola per alimenti
Un tema centrale nella discussione sulla sicurezza è legato agli ftalati, composti chimici utilizzati per rendere il PVC (polivinilcloruro) più flessibile. Questi possono migrare negli alimenti, in particolare quelli grassi, e agire come interferenti endocrini, ovvero sostanze capaci di alterare il sistema ormonale, metabolico e riproduttivo. Per prevenire tali rischi, l’Unione Europea ha vietato dal 2007 l’uso degli ftalati nelle pellicole destinate al contatto con alimenti, imponendo limiti rigorosi alla loro presenza nei materiali plastici.

Al loro posto, sono stati introdotti plastificanti adipati, considerati sicuri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Le migrazioni di questi plastificanti avvengono solo in condizioni estreme, come il contatto prolungato (oltre 10 giorni) con olio puro a 40°C, circostanza che difficilmente si verifica in cucina.
Un aspetto fondamentale per la sicurezza è la lettura attenta delle etichette. È essenziale verificare la presenza della dicitura “per alimenti” e del simbolo europeo con il bicchiere e la forchetta, che certificano la conformità ai requisiti di sicurezza per il contatto con gli alimenti.
Inoltre, bisogna prestare particolare attenzione alle avvertenze e limitazioni d’uso, dato che non tutte le pellicole sono adatte all’impiego in microonde o a contatto con cibi caldi o particolarmente grassi.
Dal punto di vista pratico, è consigliabile evitare l’uso di pellicole graffiate, ingiallite o maneggiate in modo scorretto, poiché potrebbero compromettere la sicurezza e l’efficacia della conservazione. In questi casi è preferibile sostituirle con rotoli nuovi.
Non tutte le pellicole sono uguali: la composizione del materiale plastico influisce sia sulle prestazioni sia sulle modalità di utilizzo. Le pellicole in polietilene (PE) sono molto resistenti dal punto di vista chimico e impermeabili, adatte a ogni tipo di alimento, compresi quelli grassi o alcolici. Tuttavia, il PE è meno aderente e flessibile rispetto al PVC.
Le pellicole in polivinilcloruro (PVC), più diffuse e spesso indicate come “ultra” o “super” aderenti, garantiscono una conservazione più duratura (anche il doppio rispetto al PE), resistono a temperature più elevate (fino a 100°C), sono più trasparenti e facili da tagliare. Questo le rende particolarmente indicate per avvolgere cibi da conservare in frigorifero o da riscaldare in forno tradizionale, sempre rispettando le indicazioni di etichetta.
Le pellicole di alluminio offrono invece il vantaggio di essere una barriera eccellente contro umidità, ossigeno, luce e odori, garantendo una conservazione ottimale soprattutto per alimenti con profumi intensi. La loro versatilità termica è un punto di forza: un cibo avvolto nell’alluminio può passare dal congelatore al forno senza rischi.
Tuttavia, la pellicola di alluminio non è compatibile con il microonde e può rilasciare tracce di metallo se utilizzata con alimenti acidi o molto salati, come limone, pomodori o sottaceti. Sebbene tali rilascio sia minimo e considerato non pericoloso, è consigliabile limitare l’uso in queste condizioni.
Le vaschette in alluminio, invece, restano sicure se utilizzate correttamente, evitando che tocchino le pareti del forno a microonde. Nonostante la sicurezza garantita dalle normative, alcuni esperti sanitari hanno sottolineato l’importanza di un uso consapevole della pellicola per alimenti. L’attenzione si concentra soprattutto sul rischio potenziale derivante da un uso scorretto, come l’impiego prolungato con cibi molto caldi o grassi, o il riutilizzo di pellicole danneggiate.