
Auto, scatta l'obbligo da ottobre - ecoblog.it
Milioni di automobilisti devono fare i conti con la scadenza della revisione obbligatoria: ecco costi, scadenze, multe e novità introdotte dal Codice della Strada.
Nel 2025 milioni di automobilisti italiani dovranno presentarsi nei centri autorizzati per effettuare la revisione obbligatoria dei propri mezzi. L’obbligo è stabilito dal Codice della Strada, che prevede l’apposizione di un timbro sul libretto di circolazione per attestare l’avvenuto controllo. Senza questo documento aggiornato, durante i controlli delle forze dell’ordine il veicolo viene segnalato e può essere bloccato fino alla regolarizzazione.
La revisione non è un dettaglio burocratico ma un requisito previsto per garantire che i mezzi circolino in sicurezza, rispettino i limiti di rumorosità e siano conformi alle norme sulle emissioni inquinanti. Si tratta di un obbligo che riguarda tutti i veicoli, con particolare attenzione quest’anno a chi ha immatricolato l’auto nel 2021 e deve affrontare la prima scadenza quadriennale.
Quando effettuare la revisione e come verificare le scadenze
Il calendario delle revisioni è stabilito in modo preciso. La prima va effettuata quattro anni dopo l’immatricolazione, tutte le successive a distanza di due anni. Per i veicoli immatricolati nel 2021 la scadenza cade nel 2025, entro il mese corrispondente a quello riportato sulla carta di circolazione. Nel caso di veicoli già sottoposti a un controllo precedente, la nuova verifica va fatta entro il mese in cui risulta effettuata l’ultima revisione.

Se il termine coincide con un giorno festivo, la scadenza si sposta al primo giorno lavorativo utile. Per avere conferma della data esatta, i conducenti possono consultare il Portale dell’Automobilista, strumento ufficiale messo a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In caso di controllo su strada, l’assenza di revisione viene annotata immediatamente sul libretto. L’auto, da quel momento, non può circolare fino al completamento della pratica.
Il numero di mezzi coinvolti è particolarmente alto. Secondo le stime, solo tra le auto immatricolate nel 2021 ci sono centinaia di migliaia di veicoli che dovranno presentarsi in officina. Per chi non rispetta la scadenza, i rischi sono elevati: non si parla solo di multe, ma anche della sospensione immediata dalla circolazione. Un aspetto che potrebbe creare non pochi disagi, specie per chi utilizza l’auto quotidianamente per lavoro o spostamenti familiari.
Costi, sanzioni e novità nei controlli
Il costo della revisione nei centri autorizzati è fissato dal 2021 a 78,75 euro, somma che comprende Iva e diritti di motorizzazione. Presso la Motorizzazione civile la cifra rimane a 45 euro, ma le sedute risultano al momento sospese. Si parla già di un possibile incremento che dal 2025 potrebbe portare la spesa oltre gli 89 euro. Chi circola senza aver effettuato la revisione rischia una multa che varia tra 173 e 694 euro. Se il ritardo è reiterato, le sanzioni possono raddoppiare. Oltre all’aspetto economico, le forze dell’ordine applicano il divieto di circolazione fino alla prenotazione e all’esecuzione del controllo. Questo significa che il veicolo rimane fermo, salvo spostamenti autorizzati per recarsi in officina.
Un’altra novità rilevante riguarda l’introduzione del dispositivo Scantool OBD, utilizzato per leggere i dati sul chilometraggio, il numero di telaio e le eventuali anomalie elettroniche. Questo strumento consente di effettuare verifiche più precise, riducendo la possibilità di irregolarità e falsificazioni che potrebbero compromettere la sicurezza. Non a caso, il ministero considera questo passo decisivo per rendere più trasparenti i controlli e migliorare la tutela degli utenti della strada. Il quadro che emerge è chiaro: le scadenze non vanno trascurate. Restare in regola con la revisione significa evitare pesanti sanzioni, ma soprattutto garantire che il mezzo sia sicuro e rispettoso delle normative vigenti.