
Arriva un bonus da 200 euro ad ottobre - ecoblog.it
Il governo ha stanziato nuove risorse per sostenere l’acquisto di grandi elettrodomestici a basso consumo energetico. Il contributo sarà accessibile tramite piattaforma digitale.
Il bonus elettrodomestici tornerà operativo anche nel 2026. La misura, pensata per aiutare le famiglie italiane a sostituire i vecchi apparecchi con modelli a basso consumo, prevede uno sconto diretto al momento dell’acquisto. L’annuncio arriva da Roma, dove il Ministero competente ha confermato lo stanziamento di 46 milioni di euro da destinare al fondo. La procedura sarà interamente digitale e passerà attraverso la piattaforma gestita da PagoPA e Invitalia.
La novità principale resta la modalità di accesso: l’acquirente dovrà richiedere un codice identificativo, da utilizzare direttamente presso il rivenditore al momento della spesa. Il contributo varia in base al reddito familiare: uno sconto fino a 100 euro per tutti i contribuenti, che può salire a 200 euro per i nuclei con ISEE fino a 25 mila euro.
Elettrodomestici ammessi e requisiti minimi di classe energetica
Il bonus riguarda solo i grandi elettrodomestici, esclusivamente prodotti in Europa e acquistati in sostituzione di un modello da rottamare. Non sono quindi compresi piccoli strumenti domestici come frullatori, tostapane o phon.

Gli apparecchi che rientrano nell’incentivo devono rispettare precisi criteri energetici. I forni, le lavatrici e le lavasciuga dovranno appartenere almeno alla classe A. Le cappe sono ammesse dalla classe B, mentre lavastoviglie e asciugatrici dovranno raggiungere la classe C. Infine, frigoriferi e congelatori saranno validi se in classe D o superiore. Questi vincoli sono stati pensati per garantire un reale abbattimento dei consumi. L’obiettivo dichiarato è spingere verso una sostituzione progressiva del parco elettrodomestici italiano, riducendo sprechi e costi energetici. Le famiglie, acquistando con lo sconto, avranno modo di rendere più efficiente la propria abitazione e ridurre le bollette.
Il ruolo dei rivenditori e il meccanismo di rimborso
La misura coinvolge direttamente anche i negozianti. Per aderire all’iniziativa dovranno registrarsi alla piattaforma, applicare lo sconto in fattura ai clienti e documentare ogni passaggio. Sarà inoltre obbligatorio certificare lo smaltimento del vecchio apparecchio, così da chiudere il ciclo in modo corretto e sicuro.
Solo a seguito di queste verifiche i rivenditori otterranno il rimborso statale. La procedura mira a garantire trasparenza, evitando irregolarità e tracciando ogni acquisto. Un sistema che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe favorire sia i consumatori che l’intero comparto commerciale, incentivando la vendita di prodotti più efficienti e meno inquinanti. Il bonus elettrodomestici 2026 rappresenta quindi una delle misure più attese dalle famiglie italiane, sempre più attente al peso delle spese domestiche e ai consumi energetici. Il via libera all’iniziativa conferma la volontà di sostenere un settore che incide direttamente sulla qualità della vita quotidiana.