
Se i bambini non lo fanno rischiano moltissimo - ecoblog.it
Dormire bene è vitale per i bambini. Ecco quante ore servono davvero per ogni età, dai neonati agli adolescenti, secondo i pediatri.
Il sonno è un pilastro per lo sviluppo psicofisico dei più piccoli. Non è un semplice momento di pausa, ma un processo che favorisce la crescita, la memoria e la concentrazione, rafforza il sistema immunitario e migliora l’umore. Durante il riposo notturno viene prodotto l’ormone della crescita, decisivo nei primi anni di vita. Quando il bambino dorme poco o male, il risultato può essere irritabilità, difficoltà scolastiche, cali di attenzione e comportamenti problematici. Ogni fase della vita richiede un numero diverso di ore e i pediatri ricordano che rispettare questi parametri è essenziale per evitare problemi futuri.
Le ore di sonno dalla nascita alla scuola primaria
I neonati hanno bisogno di dormire molto più degli adulti. Nei primi tre mesi le ore necessarie variano tra 14 e 17 al giorno, distribuite tra notte e riposi diurni. Il ritmo sonno-veglia non è ancora stabilizzato, e i risvegli notturni frequenti fanno parte della normalità. Tra i 4 e gli 11 mesi la media si riduce a 12-15 ore, con l’avvio di una routine più regolare e due o tre sonnellini durante il giorno.

Dopo l’anno di età il fabbisogno resta elevato: servono 11-14 ore complessive. Il sonno notturno diventa più stabile, ma i pisolini pomeridiani restano utili per il recupero delle energie. Tra i 3 e i 5 anni la media scende a 10-13 ore. In questa fase i sonnellini del pomeriggio iniziano a diminuire, anche se garantire un riposo notturno lungo rimane fondamentale. I pediatri mettono in guardia contro cattive abitudini come addormentarsi con la televisione o con lo smartphone in mano: questi comportamenti compromettono la qualità del sonno e aumentano il rischio di insonnia infantile.
Con l’ingresso nella scuola primaria, dai 6 ai 13 anni, le ore consigliate sono tra 9 e 11 per notte. Le giornate diventano più piene di impegni, tra scuola, compiti e attività sportive, e il tempo dedicato al riposo rischia di ridursi. Per evitare che i bambini dormano meno del necessario è importante stabilire regole precise sull’orario della nanna, ridurre l’esposizione agli schermi serali e favorire una routine serale calma, con luci soffuse e attività rilassanti come la lettura.
Gli adolescenti e il rischio del sonno ridotto
La fase più delicata è quella dell’adolescenza. Tra i 14 e i 17 anni servono in media 8-10 ore di sonno per notte, ma molti ragazzi tendono a coricarsi tardi e a svegliarsi presto per la scuola. Questo squilibrio porta ad accumulare un vero e proprio debito di sonno, che influisce su rendimento scolastico, umore e metabolismo.
Gli studi mostrano che chi dorme meno del necessario ha maggiori difficoltà a concentrarsi, manifesta irritabilità, ansia e tende a sviluppare cattive abitudini alimentari. La mancanza di sonno altera infatti gli ormoni che regolano appetito e metabolismo, aumentando il rischio di sovrappeso. I pediatri insistono sull’importanza di routine sane: andare a letto a orari regolari, ridurre l’uso di social e videogiochi nelle ore serali, mantenere la camera buia e silenziosa.
Un altro punto critico riguarda i weekend. Molti adolescenti provano a “recuperare” dormendo fino a tardi, ma questo spezza il ciclo naturale e rende più difficile addormentarsi nei giorni successivi. Per garantire un riposo efficace è meglio mantenere un ritmo costante, anche durante il fine settimana. Il rispetto delle ore di sonno raccomandate è un investimento sulla salute presente e futura. Abituare i bambini a dormire in modo regolare significa proteggerli da disturbi che potrebbero protrarsi in età adulta, perché il sonno non è un dettaglio: è parte integrante della crescita e del benessere.