
L'immortalità esiste? Cosa ci dice la fisica quantistica - ecoblog
Un’ipotesi affascinante divide il mondo scientifico: secondo alcuni fisici quantistici, la coscienza potrebbe non scomparire mai davvero, ma continuare a esistere in un’altra dimensione dell’universo
Da sempre l’essere umano è ossessionato dall’idea di sconfiggere la morte. Anche se mai, come in questa nostra epoca, si è davvero parlato e impegnati nel tentare di concretizzare questo sogno. I potenti del mondo, i leader mondiali del capitalismo vogliono vivere per sempre e per questo motivo stanno investendo tantissimo in studi e ricerche, facendo emergere la possibilità di un uomo un po ‘ umano e un pò robot. Non è fantascienza, è il transumanesimo, una filosofia che vuole abbattere tutte le fragilità biologiche dell’essere umano.
Rimane il fatto che filosofi, scienziati e religiosi si sono interrogati per secoli su un tema che, pur appartenendo alla nostra natura più profonda, resta comunque, ancora oggi, avvolto nel mistero: è possibile vivere per sempre? Se fino a poco tempo fa la risposta sembrava un netto “no”, la fisica quantistica – la branca della scienza che studia il comportamento delle particelle subatomiche – sembra ora dire qualcosa di diverso, o almeno, più complesso di quanto pensassimo.
Negli ultimi anni, diversi studi e teorie quantistiche hanno aperto uno scenario affascinante: l’immortalità, o qualcosa che le si avvicina, non sarebbe solo un sogno filosofico o religioso, ma un concetto che trova una sua forma anche nella realtà scientifica. Al momento la fisica ovviamente non parla dell’immortalità del corpo biologico, ma di quella dell’energia e della coscienza, che secondo alcune ipotesi non scomparirebbero mai del tutto.
Onde, energia e il concetto di “senza tempo”
Un recente approfondimento pubblicato nel 2023 ha rilanciato il dibattito con una tesi tanto audace quanto intrigante: la fisica quantistica dimostrerebbe che nulla nell’universo viene realmente distrutto — tutto si trasforma, tutto permane, in forme diverse. E questo varrebbe anche per la vita.

Per comprendere il legame tra fisica quantistica e immortalità, bisogna partire da un concetto chiave: nel mondo quantistico non esiste il tempo come lo conosciamo. Le particelle subatomiche si comportano in modi che sfidano le nostre leggi intuitive — possono trovarsi in più luoghi contemporaneamente, apparire e scomparire in un istante, e interagire con l’ambiente anche a distanze immense.
Secondo alcune interpretazioni, anche la mente umana e le onde cerebrali seguirebbero dinamiche simili. La nostra coscienza, in questa visione, non sarebbe confinata nel corpo fisico ma sarebbe un insieme di frequenze ed energie “senza tempo”. Ciò significa che, pur cambiando forma o stato, una parte di noi — quella energetica e informazionale — potrebbe continuare a esistere oltre la morte biologica.
È un concetto che non appartiene alla fantascienza ma alla fisica teorica, la stessa che studia fenomeni come l’entanglement quantistico, in cui due particelle restano connesse a distanza infinita. Se ogni cosa dell’universo è collegata da una rete invisibile di energia, nulla, neppure la vita, può dirsi davvero “finita”.
La fisica quantistica, in fondo, ci invita a guardare l’universo non come un insieme di oggetti separati, ma come un campo di energia unico e continuo. Ogni particella, ogni essere vivente, ogni pensiero è parte di un sistema che non si annulla mai, ma cambia stato.
In questa prospettiva, l’immortalità non è più una promessa metafisica, ma una proprietà naturale dell’esistenza: ciò che siamo oggi non scompare, ma si trasforma, rientra nel flusso di energia che compone l’universo. L’essere, direbbe Parmenide, “è e non può non essere”.
Mettendo da parte le ambizioni di chi vede nelle tecnologie emergenti, la chiave per l’immortalità, ciò che la fisica quantistica sembra suggerire è che la morte, così come la intendiamo, non è la fine. È un passaggio di stato, un cambiamento nella forma dell’energia. Questo non significa che il corpo possa vivere per sempre, ma che la traccia quantica della nostra esistenza — il campo di informazioni, energia e coscienza — continui a esistere altrove, forse in un modo che la nostra mente ancora non riesce a comprendere.