Asciugatrice, se getti via la lanugine raccolta a fine ciclo sbagli di grosso: ti farà risparmiare centinaia di euro
Scarti la lanugine dal filtro? Potrebbe accendere la stufa o arricchire il compost: attento a non sprecarla, può tornarti utile.
Pulire il filtro dell’asciugatrice è un gesto automatico per molti. Si apre lo sportellino, si sfila il filtro e quella massa grigiastra e soffice viene gettata via, senza pensarci troppo. Eppure, quella lanugine – formata da microfibre che si staccano dai vestiti durante il ciclo di asciugatura – potrebbe avere una seconda vita, utile e addirittura vantaggiosa nei mesi più freddi dell’anno. Non si tratta solo di riciclo creativo, ma di un’azione concreta che può far risparmiare soldi ed evitare l’uso di prodotti chimici o combustibili più costosi. Ma solo se si sa bene da dove proviene e come usarla. Alcuni usi, infatti, richiedono attenzione, perché non tutta la lanugine è uguale. E la differenza può farla proprio il tipo di tessuto che indossiamo ogni giorno.
La lanugine naturale può accendere la stufa (e alleggerire la bolletta)
Quello che molti non sanno è che la lanugine da tessuti naturali è altamente infiammabile. Una caratteristica che, in tempi in cui il prezzo del gas e della legna preoccupa molte famiglie, può trasformarla in una piccola ma utile risorsa. Se derivata da cotone, lino o lana, può diventare un accendifuoco naturale. C’è chi la mescola con cera d’api, chi la infila nei tubetti di cartone dei rotoli da cucina e chi la impasta con olio di girasole o essenze naturali. Basta davvero poco per ottenere un sostituto efficace degli accenditori chimici. Ed è qualcosa che si può preparare in casa, gratuitamente.

Attenzione però: la lanugine non è tutta uguale. Quella prodotta da poliestere o tessuti sintetici può sembrare identica, ma non lo è. Se bruciata, può rilasciare fumi tossici o addirittura microplastiche. Per questo va sempre distinta da quella naturale. Come? Basta osservare i capi asciugati e imparare a separare i materiali. Un maglione di lana, una tovaglia di lino, un asciugamano in spugna di cotone: tutti producono lanugine sicura. Ma una felpa in acrilico o un leggings in elastan no.
Negli ultimi mesi, soprattutto nelle zone rurali o di montagna, sono aumentate le testimonianze di chi utilizza la lanugine per alimentare la stufa a legna o la termocucina. In alcuni casi, viene compressa in piccoli dischetti, lasciata seccare e usata come base per la legna. Il vantaggio non è solo economico. Si riducono gli sprechi, si evita di gettare nel secco un materiale utile e si limita il ricorso a prodotti industriali per accendere il fuoco. Un gesto semplice, ma che può rientrare nelle abitudini quotidiane di una casa.
Il filtro diventa anche un alleato del compost, ma solo se selezioni bene
Non è tutto: la lanugine di origine naturale può anche essere compostata. Sì, può entrare nel ciclo del compostaggio domestico, insieme a foglie secche, fondi di caffè e scarti di frutta. Il motivo? È ricca di carbonio, una delle componenti chiave per bilanciare i materiali nel compost. Inserirla nel cumulo insieme a scarti “verdi” come bucce o avanzi vegetali aiuta a regolare l’umidità e a favorire la decomposizione. Ma anche qui serve attenzione.
Se nel filtro dell’asciugatrice finiscono fibre sintetiche, allora niente compost. Quelle fibre non si degradano, restano nel terreno e finiscono per alterare l’equilibrio dell’intero processo. È uno degli errori più comuni. Eppure, basterebbe conoscere l’origine dei propri vestiti per evitare danni al compost e all’ambiente.
La lanugine, insomma, è molto più di uno scarto. È un piccolo indicatore delle abitudini della casa. Dice cosa indossiamo, che tipo di tessuti preferiamo, quanto consumiamo. Ed è anche un modo per risparmiare, specie in inverno, quando ogni grado in più si traduce in costi più alti. Riutilizzarla può diventare un gesto semplice ma significativo. Il trucco è osservarla meglio, riconoscerne l’origine e capire a cosa può servire.
Molti, oggi, cercano modi alternativi per riscaldare la casa o gestire i rifiuti con più intelligenza. In questo scenario, un pugno di lanugine può fare la differenza. Magari non cambierà il bilancio familiare, ma può diventare un’abitudine utile, pratica, sostenibile. E di questi tempi, è già qualcosa.
